(Teleborsa) -
Il governo ha deciso per il congelamento degli aumenti delle multe stradali per tutto il 2025, evitando agli italiani una stangata che può oscillare dal 6% ad oltre il 17%, nel caso in cui il governo opti per adeguare all'inflazione l’intero periodo di mancato aggiornamento delle sanzioni, che va dal 2020 al 2024.
I rincari delle sanzioni previste dal Codice della Strada, per l'adeguamento all'inflazione, sarebbero dovuti scattare con il nuovo anno, ma un
emendamento al decreto Milleproroghe, emerso dopo l'approvazione in Consiglio dei Ministri, prevede uno
stop per tutto il 2025. Gli aumenti dunque
scatteranno solo dal 2026.
"In considerazione dell'eccezionale situazione economica - recita l'emendamento - è sospeso l'aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati".
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La Lega esprime grande soddisfazione per lo stop al rincaro delle multe stradali anche per il 2025, così come auspicato fortemente dal vicepremier e ministro Matteo Salvini", spiegano fonti del Carroccio, parlando di "un altro
provvedimento ragionevole, in linea con le promesse elettorali, che la Lega intende valorizzare insieme ad altre scelte di buonsenso che il partito di Salvini illustrerà da oggi e per tutta la settimana".
I consumatori accolgono con moderata soddisfazione l'emendamento, che non evita del tutto gli aumenti, ma li sposta avanti nel tempo, con il rischio poi di far scattare in uno solo colpo l'adeguamento sospeso per cinque anni.
"Bene, ottima notizia, ma non basta! Accolta la nostra richiesta, ma solo in parte. Il rincaro delle multe non si deve sospendere ma annullare", commenta Massimiliano Dona, presidente dell'
Unione Nazionale Consumatori., aggiungendo "si specifichi che nel 2026 scatterà solo l'aggiornamento biennale relativo al 2024 e al 2025, azzerando tutti i precedenti adeguamenti sospesi e facendo ripartire un nuovo conteggio, altrimenti rischiamo di ritrovarci in un colpo solo il rialzo di 5 anni".
"Se gli aumenti sono stati sventati, non sarà tuttavia possibile evitare le nuove misure che entreranno in vigore il prossimo 14 dicembre col nuovo Codice della strada, e che inaspriscono le sanzioni per alcune violazioni introducendo pene più severe per i trasgressori”, afferma
Assoutenti.