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BRUM, round da 3,5 milioni di euro per arrivare in nuove città e assumere istruttori

Investimento guidato da Italian Founders Fund e partecipato da imprenditori e fondi

Economia, Trasporti
BRUM, round da 3,5 milioni di euro per arrivare in nuove città e assumere istruttori
(Teleborsa) - BRUM, startup del Gruppo OneDay che sta modernizzando l'iter di studio della patente in Italia, ha chiuso un nuovo round di investimento da 3,5 milioni di euro, che si sommano ai 600 mila raccolti un anno e mezzo fa. L'iniezione di capitali, tutta in equity, è destinata a espandere la presenza del servizio in nuove città, potenziare la tecnologia, scalare le operation e rafforzare la rete di istruttori qualificati. A credere nella visione di BRUM è stato Italian Founders Fund, fondo di investimento sostenuto da più di 100 imprenditori digitali, family office e professionisti ai vertici nei loro settori, affiancato da altri fondi e imprenditori.

BRUM, per ora attiva solo a Milano, è nata con l'obiettivo di digitalizzare il tradizionale (e spesso macchinoso) percorso di studi e iter burocratico necessario ad ottenere la patente di guida. Co-fondata da Luca Cozzarini, classe 1997, ambisce a diventare punto di riferimento per le nuove generazioni in materia di educazione stradale. Con oltre 300 studenti iscritti in meno di 9 mesi, BRUM si posiziona come la risposta alle esigenze di chi è fuori sede o lavora, offrendo un servizio smart e flessibile grazie a prenotazioni delle lezioni di guida tramite app, feedback strutturati da parte degli istruttori e pick-up point diffusi in città.

"BRUM è un'autoscuola con sede e licenza operativa a Milano e provincia, con pick-up point per le lezioni di guida distribuiti strategicamente sul territorio per garantire la massima flessibilità ed efficienza agli studenti e istruttori - spiega a Teleborsa Luca Cozzarini, co-founder di BRUM - La nostra ambizione è costruire una rete capillare in tutta Italia. Con il servizio di rinnovo della patente, siamo già presenti in diverse grandi città come Roma, Torino, Bologna e Palermo e stiamo lavorando per espanderci ulteriormente".

Attraverso l'uso della tecnologia, BRUM è convinta di poter abbattere burocrazia e costi. "BRUM garantisce maggiore trasparenza e flessibilità nei pagamenti - dice Cozzarini - Gli studenti possono scegliere se pagare per step o acquistare l'intero percorso in un'unica soluzione, con un risparmio fino al 30% rispetto alle autoscuole tradizionali. Si può scegliere il pacchetto più adatto alle proprie esigenze e con tariffe sempre chiare. Questo modello di pricing ci consente di offrire un servizio accessibile e di alta qualità, e ci permette di ottimizzare i costi operativi grazie all'uso della tecnologia per semplificare i processi".

Per quanto riguarda la potenziale espansione in altri citta, il co-founder afferma che "è fondamentale costruire un modello che si integri con il settore e con le realtà già presenti, valorizzando chi già ne fa parte e portando benefici concreti a tutti gli attori coinvolti. Collaboriamo con istruttori certificati, altamente qualificati e scelti per garantire un'esperienza formativa di qualità. Gli istruttori che collaborano con noi hanno la possibilità di gestire in maniera più efficace e flessibile la propria agenda, scegliendo dove svolgere le guide e sfruttando un sistema di matching con gli studenti per organizzare le lezioni". Il modello di business di BRUM prevede l'assunzione degli istruttori nel proprio organico, dopo una selezione e un periodo di formazione.

In un settore frammentato, dominato da business familiari con un'età media degli istruttori di oltre 50 anni, BRUM si propone infatti anche di formare nuovi professionisti: "Con BRUM, anche gli istruttori possono finalmente vedere riconosciuto il proprio ruolo, sia a livello economico che professionale - afferma Cozzarini - Grazie agli strumenti digitali a loro dedicati, possono valorizzare le proprie competenze, ottimizzare il loro tempo e avere maggiori opportunità di avanzamento di carriera".

Secondo dati forniti dalla società, le autoscuole attive sono poco meno di 6.700, con circa 600.000 idonei alla patente ogni anno, a fronte di oltre 100.000 candidati respinti. Il tasso di bocciatura agli esami di teoria sfiora il 38%, mentre quello di pratica si attesta al 13%. A questo si aggiunge un mercato dei rinnovi che conta circa 7 milioni di richieste all'anno. BRUM è convinta che il proprio approccio sia appetibile per gli utenti. "Offriamo supporto personalizzato, materiali sempre aggiornati e un'esperienza senza stress e con meno burocrazia, ed è proprio questo l'aspetto che i nostri studenti apprezzano di più – sottolinea il co-founder - In futuro vogliamo integrare nuove tecnologie per rendere tutto il percorso di apprendimento ancora più interattivo ed efficace".
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