(Teleborsa) - Il Disegno di legge delega sulla riforma fiscale contiene le premesse per costruire un
fisco più semplice, orientato alla crescita, a misura di piccole imprese. È il giudizio espresso dai rappresentanti di
Confartigianato intervenuti oggi in
audizione alla Commissione Finanze della Camera sul Ddl di riforma del sistema tributario. Tra i principi di
delega – hanno sottolineato – trovano spazio molte aspettative che Confartigianato segnala da tempo per migliorare l’efficienza dei tributi e riequilibrare il rapporto tra contribuenti e Amministrazione finanziaria all’insegna di una maggiore equità.
Positiva la
valutazione sui
criteri direttivi generali della
riforma che puntano sulla crescita, che nel nostro Paese è, da decenni, inferiore alla media europea, e sulla semplificazione, quanto mai necessaria per il
sistema tributario italiano che è tra i più complicati nei Paesi Ocse e che costringe gli imprenditori a sprecare 238 ore l’anno per occuparsi degli adempimenti burocratici fiscali.
In particolare, Confartigianato apprezza, fra i principi di delega, la possibilità di equiparare la
no tax area delle
persone fisiche indipendentemente dalla tipologia di reddito, la previsione di un regime opzionale di tassazione ad aliquota proporzionale allineata a quella dell’
IRES per i redditi di imprese individuali e società di persone, il graduale superamento dell’IRAP, con priorità per le società di persone.
Positivo il giudizio anche sulla possibilità di introdurre, per le piccole imprese, il
concordato preventivo biennale, che va costruito partendo dal risultato degli indicatori sintetici di affidabilità fiscale, con gli obiettivi di favorire l’emersione di materia imponibile, consentire al contribuente di rendere certa la propria posizione tributaria, stabilizzare il gettito che affluisce alle casse dello Stato. Infine, la previsione di una flat tax sugli
incrementi di reddito viene considerata un valido strumento per dare impulso alla creazione di ricchezza.