(Teleborsa) -
Non si ferma l'escalation di terrore in Ucraina: le forze russe hanno bombardato un teatro d'arte drammatica
"nel cuore di Mariupol", che era stato convertito in rifugio per centinaia di civili, sembrerebbe tra 1000 e 1200 persone.
Lo denuncia in una nota il Consiglio comunale della città nel sud dell'Ucraina, citato da Ukrinform.
"È ancora impossibile valutare l'entità di questo atto orribile e disumano, perché la città continua a essere bombardata nelle aree residenziali", si legge nel comunicato.
Al momento non si conosce ancora il numero delle vittime. Un parlamentare che si trova nella città assediata, Serhiy Taruta, ha riferito che a Mariupol sono in corso aspri combattimenti e nessuno può raggiungere il teatro bombardato.
“Non sappiamo se ci sono sopravvissuti. E la cosa peggiore è che non potremmo tirarli fuori da sotto le macerie. Molti residenti di Mariupol si erano nascosti nel teatro con bambini piccoli”, ha detto.
La Russia però nega. Secondo il ministero della Difesa di Mosca è stata la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov a distruggere l'edificio.
Gli Stati Uniti, intanto, stanzieranno per l’Ucraina altri
800 milioni di dollari di aiuti militari. Lo ha annunciato il presidente americano Joe Biden. Intanto, è notizia di pochi minuti fa che Volodymyr Zelenskyi ha parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha reso noto lo stesso presidente ucraino su Twitter, riporta l’agenzia Unian, sottolineando che al centro del colloquio ci sono state la “lotta contro l’aggressione russa e le modalità per intensificare il dialogo pacifico con la Russia”.