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Trump chiama Putin e Zelensky: "Subito i negoziati per la pace"

Il presidente americano: "Incontrerò Putin in Arabia Saudita"

Economia
Trump chiama Putin e Zelensky: "Subito i negoziati per la pace"
(Teleborsa) - "Ho appena avuto una lunga e altamente produttiva telefonata con il presidente russo Vladimir Putin. Abbiamo discusso di Ucraina, Medio Oriente, energia, intelligenza artificiale, il potere del dollaro e vari altri argomenti". L'annuncio lo ha dato ieri Donald Trump su Truth.

"Abbiamo entrambi riflettuto – ha proseguito Trump – sulla grande storia delle nostre nazioni e sul fatto che abbiamo combattuto così bene insieme nella Seconda guerra mondiale, ricordando che la Russia ha perso decine di milioni di persone e noi, allo stesso modo, ne abbiamo perse così tante! Abbiamo parlato dei punti di forza delle nostre rispettive nazioni e del grande vantaggio che un giorno avremo nel lavorare insieme. Ma prima, come entrambi abbiamo concordato, vogliamo fermare i milioni di morti che si verificano nella guerra tra Russia e Ucraina. Il presidente Putin ha persino usato il mio forte motto della campagna, 'buon senso'. Entrambi ci crediamo molto. Milioni di persone sono morte in una guerra che non sarebbe accaduta se fossi stato presidente, ma è accaduta, quindi deve finire. Non si devono perdere altre vite! Voglio ringraziare il presidente Putin per il tempo e gli sforzi dedicati a questa chiamata e per la liberazione, ieri, di Marc Fogel, un uomo meraviglioso che ho salutato personalmente ieri sera alla Casa Bianca. Credo che questo sforzo porterà a una conclusione positiva, spero presto!".

La telefonata è arrivata dopo un crescendo di 24 ore che ha visto una brusca accelerata nei contatti tra Russia e Usa. Putin e Trump si sono parlati a lungo – un'ora e mezza secondo il Cremlino – decidendo di "far iniziare immediatamente i negoziati" sull'Ucraina, come ha annunciato il presidente americano, dicendosi "fermamente convinto che avranno successo". Un'opinione condivisa da Putin, secondo il quale è possibile trovare una "soluzione a lungo termine" al conflitto.

Subito dopo Trump ha chiamato Volodymyr Zelensky, con il quale – secondo un consigliere del presidente ucraino – ha parlato un'ora. Una conversazione che "è andata molto bene", ha commentato il tycoon su Truth, affermando che "anche Zelensky, come il presidente Putin, vuole fare la pace". "Nessuno – ha risposto Zelensky – desidera la pace più dell'Ucraina. Insieme agli Stati Uniti, stiamo tracciando i nostri prossimi passi per fermare l'aggressione russa e garantire una pace duratura e affidabile. Come ha detto il presidente Trump, facciamolo".

In serata il presidente americano ha annunciato che l'incontro con il leader russo avverrà in Arabia Saudita, senza dare altri dettagli, sottolineando che la tregua in Ucraina potrebbe avvenire "in un futuro non troppo distante", ma che un'adesione di Kiev alla Nato non sarebbe "realistica".

Il capo del Cremlino, dal canto suo, ha fatto sapere di avere invitato il tycoon a Mosca. I due presidenti hanno concordato di fare iniziare le trattative senza indugio ai rispettivi team. Di quello statunitense faranno parte il segretario di Stato Marco Rubio, il direttore della Cia John Ratcliffe, il consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz e l'ambasciatore e inviato speciale Steve Witkoff. Witkoff, finora conosciuto come inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, era arrivato a sorpresa a Mosca ieri per riportare a casa Mark Fogel, l'insegnante americano detenuto dal 2021 in Russia. In cambio del suo rilascio, le autorità americane hanno annunciato la liberazione del cittadino russo Alexander Vinnik, arrestato in Grecia ed estradato negli Usa nel 2022 con pesanti accuse di riciclaggio. Ma durante la visita nella capitale russa Witkoff avrebbe avuto anche un incontro faccia a faccia con Putin durato ben tre ore e mezzo, secondo il noto conduttore di Fox News Sean Hannity. Una circostanza né confermata né smentita da Rubio, intervistato da Hannity, e nemmeno dal Cremlino.

Putin,
ha fatto sapere l'ufficio di presidenza, "ha sostenuto una delle tesi principali del capo dello Stato americano, secondo cui è giunto il momento per i nostri Paesi di lavorare insieme". E nel corso della conversazione, oltre all'Ucraina, sono stati toccati anche "i temi della soluzione della crisi mediorientale, del programma nucleare iraniano e delle relazioni bilaterali russo-americane in ambito economico". Tra la missione di Witkoff a Mosca e il colloquio tra Trump e Putin c'era stato il tempo, a Bruxelles, per una riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina, in cui il segretario alla Difesa americano, Pete Hegseth, ha chiarito quali siano le intenzioni di Washington: gli ucraini devono rinunciare ad entrare nella Nato e a riconquistare i territori in loro possesso fino al 2014. Gli Usa, inoltre, non intendono partecipare ad alcuna forza di peacekeeping dopo un cessate il fuoco.

Zelensky e l'Unione europea hanno cercato di parare il colpo. In un'intervista all'Economist, il presidente ucraino si è detto convinto che in realtà Trump non abbia ancora un piano per la fine del conflitto. "Senza consultazioni con noi penso che non possa essere completato" ha aggiunto. "L'Europa deve essere presente al tavolo dei negoziati perché l'esito ci influenzerà molto", è stata invece la richiesta della responsabile della politica estera della Ue, Kaja Kallas. Zelensky ha anche provato a lanciare l'idea di uno scambio di territori con Mosca, proponendo di restituire la piccola porzione della regione russa di Kursk occupata dalle truppe ucraine con parti delle province ucraine conquistate dai russi. "Questo è impossibile, la Russia non ha mai discusso e non discuterà mai di scambiare il suo territorio", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, promettendo che le unità militari di Kiev ancora presenti nel Kursk saranno "distrutte".
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