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UE, fonti Governo: "Incarico Fitto conferma centralità dell'Italia in ambito europeo"

La Coesione vale nel complesso circa 378 miliardi (di cui circa 43 per l'Italia) per il ciclo 2021-2027

Economia
UE, fonti Governo: "Incarico Fitto conferma centralità dell'Italia in ambito europeo"
(Teleborsa) - "La vice presidenza esecutiva della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme, incarico affidato a Raffaele Fitto dalla Presidente von der Leyen, ha un valore politico molto importante che conferma la centralità dell'Italia in ambito europeo e riconosce il ruolo e il peso dell'Italia, Stato fondatore della UE, seconda manifattura d'Europa e terza economia del Continente. Inoltre, viene affidata a Raffaele Fitto, insieme al Commissario Dombrovskis, anche la delega sul PNRR". È quanto fanno sapere fonti di governo in una nota commentando la nomina confermata oggi in occasione della presentazione della nuova Commissione europea. Sono sei le vicepresidenze esecutive proposte: oltre a Fitto figurano la spagnola Teresa Ribera, la finlandese Henna Virkkunen, il francese Stéphane Séjourné, l'estone Kaja Kallas, la romena Roxana Minzatu

"Il compito del Vice Presidente Fitto, come scritto da von der Leyen nella 'mission letter, sarà di 'garantire che l'Ue continui a supportare riforme e investimenti di lunga durata che contribuiscano direttamente a rafforzare la crescita europea'. Come specificato nella 'mission letter' della Presidente della Commissione von der Leyen, – proseguono le fonti – rientra nell'aria di competenza del Vice Presidente materie di importanza cruciale e di interesse strategico per l'Europa e l'Italia affidate ad altri Commissari che fanno riferimento a Fitto: agricoltura, trasporti e turismo, pesca e blu economy. La Coesione vale nel complesso circa 378 miliardi (di cui circa 43 per l'Italia) per il ciclo 2021-2027 senza contare il futuro ciclo di programmazione (al momento non quantificabile ma presumibilmente di portata simile) che la prossima Commissione sarà chiamata a definire insieme con gli Stati membri. Per uno Stato come l'Italia, e specialmente per il Mezzogiorno, si tratta di un interesse nazionale primario. Stessa cosa per le riforme e per lo sviluppo regionale in un quadro dove la dimensione regionale sta assumendo un ruolo sempre più importante".
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