(Teleborsa) -
Generalfinance chiude il primo trimestre 2023 con un utile netto pari a 2,9 milioni di euro, in crescita (+8%) rispetto al primo trimestre 2022 e un patrimonio netto a 54,3 milioni di Euro.
Il
margine di interesse si attesta a 1,7 milioni di euro, in riduzione (-3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, "per effetto dell’evoluzione in aumento dei tassi Euribor che ha inciso negativamente sul costo del funding, compensato dall’aumento dei volumi e dalla rinegoziazione dei contratti di factoring operata nel secondo semestre dello scorso anno". Il
margine di intermediazione ammonta a 7,8 milioni di euro (+12%) mentre i costi operativi, pari a circa 3,2 milioni di euro, aumentano del 15%.
I
crediti netti verso la clientela si attestano a 342,9 milioni di euro, in diminuzione dell’11% rispetto al 31 dicembre 2022.
I
coefficienti patrimoniali di Generalfinance - incluso l'utile di periodo al netto del dividendo atteso, calcolato tenuto conto di un pay out target del 50%, in linea con la dividend policy della Società - evidenziano i seguenti valori: 16,00% CET1 ratio; 16,00% TIER1 ratio; 19,06% Total Capital ratio.
I coefficienti risultano ampiamente superiori ai valori minimi regolamentari previsti dalla circolare 288 di Banca d’Italia.
Massimo Gianolli, Amministratore Delegato di Generalfinance, ha dichiarato: "Il primo trimestre dell’anno ha evidenziato un andamento in linea con il budget dell’esercizio. Da un punto di vista commerciale, abbiamo registrato una ulteriore crescita del flusso di erogazioni, pari a 412 mln di euro, +15% rispetto al 2022, con ricavi netti in aumento del 12%; ciò a conferma del costante trend di crescita, in un contesto di carenza di liquidità per le imprese distressed o con rating bassi - nostro target di clientela - che hanno limitato accesso o non hanno accesso al credito bancario, concentrato prevalentemente su controparti a basso rischio o su finanziamenti a MLT garantiti dallo Stato. Il nostro team è fortemente impegnato a supportare la clientela e aumentare i volumi di turnover nei prossimi
trimestri, in linea con quanto definito nel Piano Industriale".