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Decreto reclutamento e organizzazione, Anief: necessario riscrivere testo in Parlamento

Per non perdere fondi PNRR

Economia, Scuola
Decreto reclutamento e organizzazione, Anief: necessario riscrivere testo in Parlamento
(Teleborsa) - Si è svolto oggi un incontro informale tra Anief e ministero dell’Istruzione e del Merito, rappresentato dal Capo di Gabinetto, Giuseppe Recinto, e dal Capo Dipartimento, Carmela Palumbo, chiesto dal sindacato Anief come primo confronto urgente sul tema della riforma del reclutamento alla luce delle anticipazioni sulla bozza del decreto PNRR Quater. Il Ministero ha confermato che si sta lavorando su una procedura concorsuale riservata a chi ha tre anni di servizio negli ultimi cinque, di cui almeno uno sulla specifica classe di concorso, oppure è in possesso dei 24 cfu. Questa procedura a una prima lettura per l'amministrazione è sembrata la più immediata visto la chiusura della Commissione Europea.

Le assunzioni dalla prima fascia GPS Sostegno e lo scorrimento degli idonei nelle graduatorie dei concorsi ordinari (e dello straordinario bis, ma per quest’ultimo solo per coprire i posti lasciati liberi da eventuali rinunce dei vincitori), per quanto previste dalla bozza di decreto, non concorreranno certamente al raggiungimento dei 70 mila posti in ruolo chiesti dall’Unione Europea ai fini del PNRR. Il ministero dell’Istruzione e del Merito, inoltre, ha richiesto una significativa semplificazione della procedura concorsuale in considerazione della tempistica strettissima. Infine, è atteso tra settembre e ottobre prossimi l’avvio dei corsi per il conseguimento dei 30 cfu, previsti dal DL 36/2022 per l’accesso ai prossimi concorsi.

Le richieste del sindacato
"Oltre alla conferma di almeno 40mila posti di organico aggiuntivo - ha osservato durante il suo intervento il presidente Anief, Marcello Pacifico - è necessario assumere su tutti i posti curricolari di ogni ordine e grado da prima e seconda fascia GPS in una o più province, per chiunque vi è inserito. La strada dei concorsi straordinari ha dimostrato, numeri alla mano, di non essere quella giusta per risolvere il problema del precariato. Inoltre, bisognerà garantire a tutti coloro che hanno prestato servizio su sostegno per tre anni l’accesso diretto ai corsi di specializzazione, senza ulteriori limitazioni ai posti da attivare, perché con 100 mila posti liberi servono disposizioni straordinarie”.

L’Anief, quindi, boccia la formulazione attuale della bozza di decreto legge Pnrr Quater e chiede emendamenti su organici, vincoli mobilità e doppio canale, oltre a quelli sulla gestione delle graduatorie del concorso ordinario e straordinario, sul riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero e sulle assunzioni con riserva. Il Ministero, da parte sua, ha rimandato ai prossimi incontri anche con tutte le altre organizzazioni sindacali la discussione sul testo definitivo del decreto, al momento in attesa di bollinatura del MEF.
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