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Npl Meeting 2024, l'industria del credito deteriorato verso il "social banking"

L'appello di Geertman: "Modificare normativa in materia di calendar provisioning". Arduini: "Puntiamo a rendere il debitore un cliente riabilitandolo nell'ambito del sistema finanziario"

Banche, Economia
Npl Meeting 2024, l'industria del credito deteriorato verso il "social banking"
(Teleborsa) - "L'analisi del nostro Ufficio Studi evidenzia un incremento dello stock di Npe e dell'Npe ratio a livello europeo, in controtendenza rispetto a quanto avviene sul mercato italiano, dove invece diminuisce. A livello europeo lo stock complessivo del credito problematico cresce di 16 miliardi. È un incremento modesto ma comunque apprezzabile. L'Italia in controtendenza scende di altri 5 miliardi. È un dato sicuramente incoraggiante. Per quanto riguarda la produzione di nuovo credito problematico, quindi il flusso a default, abbiamo previsto per il '24, il '25 e il '26 un leggero incremento, da 1,01 a 1,29 per cento, di incidenza sul bonis di nuovo credito problematico prodotto. Una previsione che registra un miglioramento rispetto a quella dell'anno scorso quando avevamo immaginato un'accelerazione su questo fenomeno non drammatica ma un po' più severa". È quanto ha affermato Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis, a margine della tredicesima edizione dell'Npl Meeting, l'annuale appuntamento dedicato all'industria del credito deteriorato svoltosi oggi a Cernobbio.


"Attribuiamo questi dati a due driver, a due cause. La prima – spiega Geertman – è che la disoccupazione in Italia è più bassa di quella che pensavamo l'anno scorso, di circa un punto percentuale. La seconda è che il costo del denaro nel nostro paese è sceso di più di quanto non pensassimo e questo aiuta in particolare le imprese. L'insieme di questi due fattori fa sì che analisi del nostro Ufficio Studi ci restituisca una previsione per i prossimi anni caratterizzata da un rischio di incremento più basso".

In tale scenario Geertman ribadisce l'appello lanciato dal presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, per una modifica a livello europeo della normativa in materia di calendar provisioning in quanto scarica la pressione del recupero sui debitori. "Il calendar provisioning – evidenzia Geertman – di fatto obbliga le banche che detengono Npl ad abbassarne il valore in tempi abbastanza stretti, non sempre allineati ai tempi che ci vogliono per recuperare un credito. Banca IFIS compra crediti da altri ma è esposta alla stessa regola. Un attore come noi che in realtà aiuta le banche ad alleggerire si trova, quindi, a comprare dei crediti già fortemente svalutati e li deve ulteriormente svalutare in breve tempo mettendo quindi un po' di pressione sui tempi necessari per recuperare. Tempi che non sempre sono governati da noi ma vanno gestiti, vanno ottimizzati pensando alle possibilità del debitore di restituirci i soldi. Ci sembra una norma che applicata a dei crediti comprati sia un po' inutile perché tali crediti sono già fortemente svalutati, una norma penalizzante per chi fa questo mestiere. In tal senso una modifica a tale normativa sarebbe sicuramente un'aiuto a questo pezzo dell'industria che ha ancora la forma bancaria".

La parola chiave all'Npl Meeting di quest'anno è stata "sostenibilità sociale". "In ambito Npl Banca Ifis ha interpretato la sostenibilità sociale come reinclusione finanziaria del debitore. Vuol dire – spiega Simona Arduini, vicepresidente di Banca Ifis e membro dello steering committee Social Banking NPL – riabilitare del debitore nell'ambito del sistema finanziario. Quindi rendere il debitore un cliente consentendo allo stesso di uscire da quella spirale del debito e poter usufruire tranquillamente di tutta una serie di servizi che la Banca offre. Per ottenere la reinclusione serve un complesso di attività che devono essere strutturate in un piano pluriennale. Noi abbiamo declinato queste attività in quattro filoni. Il primo possiamo definirlo come stragiudiziale nel giudiziale: significa rendere più facile l'uscita da un recupero giudiziale a tutti quei debitori che vogliono aderire a un piano di rientro o a un saldo e stralcio. In secondo luogo abbiamo la digitalizzazione del processo di recupero: mediante l'accesso a un portale, il portale 'Paga chiaro', vogliamo consentire ai debitori di poter personalizzare i loro flussi e le loro scadenze per poter meglio gestire in autonomia il proprio debito. Inoltre abbiamo previsto tutta una serie di azioni di supporto alla persona fisica che vanno dall'aiuto alla ricerca di un lavoro al supporto psicologico fino a delle pillole di educazione finanziaria, ovviamente erogate con la collaborazione di soggetti istituzionali. Abbiamo, infine, monitorato la nostra rete di recupero e abbiamo inserito nella remunerazione della collection e anche nella remunerazione dei manager della capogruppo e delle due controllate che si occupano di non performing loans, dei KPI di Sostenibilità sociale".
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