(Teleborsa) - Kiev ha inviato ai difensori di Azovstal l'ordine di smettere di combattere. È quanto annuncia in un videomessaggio il
comandante del battaglione Azov Denys Prokopenko ancora nell'acciaieria dopo che, secondo Mosca, circa in 2mila si sono arresi. "Il comando militare superiore – ha detto Prokopenko – ha dato l'ordine di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città di Mariupol".
A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, i russi – riferisce il
capo dell'amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai su Telegram – hanno aperto il fuoco su una scuola dove si nascondevano centinaia di persone e almeno 3 residenti sono stati uccisi. Al mattino i russi hanno sparato con l'artiglieria alla scuola di Severodonetsk, dove le persone si nascondevano. Più di 200 persone, molti bambini. Tre adulti sono morti sul colpo".
"La cyber aggressione contro la Russia – ha affermato il
presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, parlando al Consiglio di sicurezza nazionale – è sostanzialmente fallita, proprio come gli attacchi delle sanzioni in generale perché eravamo preparati".
Tuttavia, secondo
il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, Putin ha commesso diversi errori e Kiev può vincere. "Putin ha fatto diversi errori. Ha pensato che l'Unione Europea non sarebbe stata unita. Ha pensato che l'Ucraina non sarebbe stata capace di resistere più di qualche giorno – ha detto Michel, in un’intervista alla Cnn –. L'esercito russo non è così forte. La Nato si allarga, con la richiesta di Svezia e Finlandia". Alla domanda se l’Ucraina possa vincere la guerra, Michel ha risposto "sì".
"Non esiste una pace imposta, si parte dalla disponibilità dell'Ucraina perché il loro popolo è stato invaso e il nostro obiettivo è agevolare il dialogo per step per arrivare al cessate il fuoco e poi alla pace – ha affermato il
ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla conferenza stampa finale della presidenza italiana al Consiglio d'Europa commentando il piano italiano –. L'Italia promuove il piano e lo fa in base alla credibilità che ha perché abbiamo sostenuto con tutti i nostri mezzi quel popolo e questo ci dà credibilità di parlare di dialogo perché non ci siamo tirati indietro per aiutare gli ucraini aggrediti. Il piano proposto dall'Italia – ha sottolineato il ministro degli Esteri – è una proposta di cui ho parlato anche con Antonio Guterres, segretario dell'Onu. Vogliamo lavorare per step, con un gruppo di facilitazione composto da Onu, Ue e Osce, che arrivi prima a tregue locali e corridoi umanitari, poi a un cessate il fuoco, e poi alla pace. Sempre tenendo conto che c'è un invasore e un invaso. Il nostro obiettivo è facilitare il dialogo. Abbiamo veicolato questa proposta anche agli sherpa del G7. E promuoveremo altre iniziative simili".