(Teleborsa) - “Gli scambi con la
Germania nel mese di aprile 2024 hanno virato in terreno positivo dopo un anno di ininterrotta flessione (+3,8%), un buon segnale che speriamo si confermi anche nei prossimi mesi. Bene anche le vendite verso la Turchia (+70,6%) e il Regno Unito (+42,3%). Positivi i
farmaceutici (+50,7%), male
automotive (-15,6%)". Così ha commentato il Presidente di ICE Agenzia, Matteo Zoppas, in merito ai dati dell’Export di aprile 2024 diffusi oggi dall’Istat.
"La crescita nel mese di aprile delle
esportazioni del +2,3% rispetto a marzo 2024 e del +10,7% rispetto ad aprile di un anno fa (era -5,6% aprile 2023 rispetto ad aprile 2022) rappresenta una buona notizia che però va messa in relazione all’andamento stazionario delle vendite all’estero nel
periodo gennaio-aprile 2024 (+0,3%). Se da un lato si registra una tenuta e una ulteriore conferma del valore attribuito al
Made in Italy da parte dei nostri clienti, dall’altro non si registrano segnali di una ripresa stabile e duratura della domanda estera per cui occorre esser prudenti riguardo alle
prospettive future", ha aggiunto.
"Per la prima volta, dopo oltre un anno, cresce anche la
Germania con +3,8% di acquisti rispetto ad aprile 2023 a seguito però di una contrazione del -16,2% registrata a marzo 2024 sullo stesso mese dell’anno precedente. Un primo segnale positivo da monitorare nei mesi a venire, viste le oscillazioni del contesto economico che potrebbero risentire degli effetti dell’ultimo voto europeo", ha sottolineato Zoppas.
"Nel mese di aprile la crescita delle esportazioni (+2,3% rispetto a marzo 2024) si è avuto soprattutto verso i
paesi Extra-Ue che hanno registrato una crescita congiunturale del +3,8% ed è stata influenzata positivamente in particolare dal comparto marittimo e dalle vendite di beni di consumo non durevoli (+5,2%)", ha dichiarato.
"Bene il
settore farmaceutico e i
prodotti alimentari e
bevande che crescono rispettivamente del 50,7% e del 19,3% rispetto ad aprile 2023 mentre in frenata sono le esportazioni di autoveicoli che si riducono del -15,6%. In crescita i flussi verso tutti i Paesi, ad eccezione di Austria (-8%) e Svizzera (-6,5%), con picchi di vendite verso la Turchia (+70,6%), il Regno Unito (+42,3%) e i Paesi Opec (+18,2%)", ha concluso il Presidente di ICE Agenzia.