(Teleborsa) - Il sottosegretario all'Innovazione,
Alessio Butti, ha spiegato che il
governo con la
nuova identità digitale intende perseguire "la ferma volontà di evitare
duplicazioni che, forse, avrebbero potuto essere evitate sin dall'inizio; conseguiamo
risparmi significativi per lo Stato; soddisfiamo la necessità di compiere una scelta definitiva tra sistemi apparentemente alternativi in un servizio che acquista ogni giorno un'importanza maggiore e di cui tutti i cittadini, a parità di condizioni di ingresso e di utilizzo, devono fruire quotidianamente".
Butti ha risposto per iscritto una interpellanza della esponente del
Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, sul tema dello Spid. "Nessuna sostituzione, quindi - ha precisato Butti - ma, semplicemente, una transizione verso
un sistema unico che sappia valorizzare l'esperienza acquisita dai cittadini e la coniughi con le esigenze di un modello tecnologicamente più avanzato.
"Nessuno ha mai ipotizzato di fare a meno di un sistema pubblico di identità digitale", ha sottolineato. Per questo il governo, come ha confermato anche Butti, sta semplificando le
procedure di accesso tramite
Cie. Il 27 marzo il ministero degli Interni ha reso noto sul sito Cartaidentita.it che per il Cie saranno sufficienti le
credenziali di livello 1 e 2, associate alla propria carta di identità elettronica, per accedere in modo più semplice e veloce ai servizi online della Pubblica amministrazione e a quelli dei privati dotati del pulsante "Entra con Cie".
Butti ha poi assicurato che il Governo è consapevole "dell'importanza che l'identità digitale riveste per la
trasformazione dei settori
pubblico e
privato. Le attività in corso stanno garantendo a tutte le pubbliche amministrazioni di poter abilitare i propri servizi a Spid e Cie, mediante un accesso sempre più facile agli stessi".