Zenvia

Ribasso per Zenvia, che archivia la sessione in forte flessione, mostrando una perdita del 5,81% sui valori precedenti. L'esordio è stato positivo per il titolo che è partito a 1,73 USD, collocandosi al di sotto dei livelli migliori del 19 dicembre, per poi deteriorare progressivamente la performance nel corso degli scambi. L'andamento di Zenvia nella settimana, rispetto al Nasdaq 100, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Zenvia restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 1,687. Il supporto più immediato è stimato a 1,587. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 1,553, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

La rischiosità del titolo resta ancora elevata, in quanto la volatilità giornaliera si posiziona a 7,093, mentre i volumi giornalieri dell'ultima seduta sono pari a 107.869, ben al di sopra della media mobile dei volumi ad un mese fissata a 100.476. Questa situazione mostra una forte incertezza degli investitori sul titolo, che potrebbe causare repentini cambi di tendenza, visto che Zenvia è sottoposto ad un notevole stress tecnico per il contrapporsi continuo della forza maggiore dei ribassisti sui rialzisti e viceversa.