UBS

Ribasso scomposto per UBS, che archivia la sessione con una perdita secca del 6,91% sui valori precedenti. La partenza è stata difficile per il titolo che ha esordito a 92,73 Euro, sotto il livello più basso della giornata precedente, conservato lungo tutta la riunione prima di recuperare a 92,73 attorno ai picchi della seduta. L'analisi settimanale del titolo rispetto all'indice Swiss Market mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di UBS, che fa peggio del mercato di riferimento.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da UBS restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 98,48. Il supporto più immediato è stimato a 89,86. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 86,99, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

UBS risulta caratterizzato da una certa stabilità del trend, evidenziata dal basso livello di volatilità giornaliera fissata a 0,5367, con i volumi giornalieri che restano ancora bassi. Non sono dunque gli investitori istituzionali ad essere maggiormente interessati a questo tipo d'investimento, poiché i bassi volumi non comportano scostamenti di prezzi elevati.