UBS

La giornata del 20 dicembre chiude piatta per UBS, che riporta un esiguo +0,15%. L'esordio è stato stabile rispetto alla conclusione del giorno precedente, con successivi movimenti in trading range lungo tutta la riunione e conclusione in miglioramento verso il top toccato a 13,29. Il confronto del titolo con l'indice Swiss Market, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa di UBS rispetto all'indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da UBS restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 13,33. Il supporto più immediato è stimato a 13,26. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 13,23, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Mani forti non stanno operando su UBS visto che i volumi giornalieri pari a 1.263 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 2.179. Il rischio d'investimento risulta piuttosto contenuto alla luce del basso livello della volatilità intraday pari a 0,2983, che sta ad indicare un trend alquanto stabile del titolo. Si delinea uno scenario particolarmente indicato per quegli investitori che desiderano ottenere dei profitti anche non troppo elevati, senza però incorrere in un elevato rischio di perdita.