Pfizer

Modesto recupero sui valori precedenti per la società farmaceutica statunitense con sede a New York, fondata nel 1849, che conclude in progresso dello 0,76%. L'inizio di giornata è stato sottotono per il titolo che ha segnato un primo prezzo a 24,87 USD, sopra il livello inferiore di ieri, per poi proseguire in ascesa nel corso della sessione e terminare in volata a 25,13, prossimo al valore più alto della seduta. L'andamento di Pfizer nella settimana, rispetto all'S&P-500, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.

Lo status tecnico di medio periodo del colosso farmaceutico ribadisce la trendline negativa. Tuttavia, analizzando il grafico a breve termine, si evidenzia un andamento meno intenso della linea ribassista che potrebbe favorire uno sviluppo positivo della curva verso l'area di resistenza individuata a quota 25,24. Eventuali spunti rialzisti supportano l'obiettivo del top a 25,57, mentre il primo supporto è stimato a 24,91.

Mani forti non stanno operando su Pfizer visto che i volumi giornalieri pari a 44.700.256 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 48.619.699. Il rischio d'investimento risulta piuttosto contenuto alla luce del basso livello della volatilità intraday pari a 1,48, che sta ad indicare un trend alquanto stabile del titolo. Si delinea uno scenario particolarmente indicato per quegli investitori che desiderano ottenere dei profitti anche non troppo elevati, senza però incorrere in un elevato rischio di perdita.