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Performance infelice per ETF esposto sulle obbligazioni in dollari statunitensi dei mercati emergenti, che chiude la giornata del 4 ottobre con una variazione percentuale negativa dello 0,54% rispetto alla seduta precedente. L'esordio è stato stabile rispetto alla conclusione del giorno precedente, seguito da un progressivo deterioramento nel corso della riunione. Il trend di ETF esposto sulle obbligazioni in dollari statunitensi dei mercati emergenti mostra un andamento in sintonia con quello del FTSE 100. Questa situazione classifica il titolo come un asset a basso valore alfa che non genera alcun valore aggiunto, in termini di rendimento rispetto all'indice di riferimento.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da ETF esposto sulle obbligazioni in dollari statunitensi dei mercati emergenti restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 90,81. Il supporto più immediato è stimato a 89,99. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 89,71, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Sotto controllo l'andamento di ETF esposto sulle obbligazioni in dollari statunitensi dei mercati emergenti.
I volumi giornalieri pari a 20.057, infatti, risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 50.456, mentre lo scostamento tra i prezzi del titolo è poco ampio, con la volatilità giornaliera che assume un valore pari a 0,4745.