Intel

Seduta sostanzialmente invariata per il principale produttore di chip, che termina gli scambi con un moderato +0,08%. L'inizio di giornata è stato decisamente buono per il titolo che ha segnato un primo prezzo a 24,9 USD, attestandosi sopra i picchi della vigilia, per poi perdere forza nell'arco della riunione e finire ancor peggio a 24,29 attorno al valore inferiore della seduta. L'analisi settimanale del titolo rispetto al FTSE 100 mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di Intel, che fa peggio del mercato di riferimento.

Lo status di medio periodo ribadisce la fase positiva del colosso dei semiconduttori. Tuttavia, se analizzato nel breve termine, evidenzia un andamento meno intenso della tendenza rialzista al test del top 25,61. Primo supporto a 23,62. Le implicazioni tecniche propendono per un sviluppo in senso ribassista in tempi brevi verso l'imminente bottom stimato a quota 22,95.

La rischiosità di Intel risulta essere piuttosto elevata a conferma dell'elevato scostamento esistente tra i prezzi nell'ultimo periodo. L'investimento appare dunque appropriato a coloro che, consapevoli del rischio di ingenti perdite, propendono per elevati guadagni. I volumi giornalieri risultano sotto tono a 9.953, inferiori dunque alla media mobile dei volumi ad un mese pari a 124.067.