General Mills

Piccolo passo in avanti per il venditore di prodotti alimentari di marca, che porta a casa un timido +0,77%. I primi movimenti sono stati vivaci per il titolo, che ha dato inizio alla sessione a 47 USD, sotto il top del 23 dicembre, per poi conservare questi livelli nell'intraday, prima di ultimare la riunione a 47 sul prezzo migliore. L'andamento di General Mills nella settimana, rispetto all'S&P-500, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.

Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l'evidente difficoltà a procedere oltre quota 48,26. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 46,19. Le attese più coerenti propendono per un'estensione del movimento correttivo verso quota 45,38, da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi.

Gli investitori istituzionali non si dimostrano fortemente interessati a General Mills visto che i volumi intraday pari a 2.284.503 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese, mentre il livello di rischio appare contenuto, con la volatilità giornaliera pari a 1,428, indicativa di una direzionalità alquanto stabile del titolo.