Biofrontera

La giornata del 17 ottobre chiude piatta per Biofrontera, che riporta un esiguo 0%. I primi movimenti sono stati deboli per il titolo che ha segnato un primo prezzo a 2,68 Euro, sotto il valore inferiore di ieri, per poi proseguire in ascesa nel corso della sessione e terminare in volata a 2,77, prossimo al valore più alto della seduta. Il confronto del titolo con il DAX, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa di Biofrontera rispetto all'indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Biofrontera restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 2,862. Il supporto più immediato è stimato a 2,677. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 2,583, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

La rischiosità di Biofrontera risulta essere piuttosto elevata a conferma dell'elevato scostamento esistente tra i prezzi nell'ultimo periodo. L'investimento appare dunque appropriato a coloro che, consapevoli del rischio di ingenti perdite, propendono per elevati guadagni. I volumi giornalieri risultano sotto tono a 500, inferiori dunque alla media mobile dei volumi ad un mese pari a 3.699.