Milano 12-dic
43.514 -0,43%
Nasdaq 12-dic
25.197 -1,91%
Dow Jones 12-dic
48.458 -0,51%
Londra 12-dic
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Francoforte 12-dic
24.186 -0,45%

Gli USA oggi come la Germania di Weimar?


Usa oggi e Weimar: punti in comune

Il crollo socioculturale degli Usa come emerge da tutti i grafici è il risultato di una finanza assurta a pietra filosofale ed al mantra suicida del “creare valore per gli azionisti“. Le cause in sintesi sono le seguenti:

– La delocalizzazione selvaggia ha reso la Cina come fabbrica del mondo e il lavoro manifatturiero è passato dal 23% della fine degli anni ottanta all'11% del 2019, oggi è crollato; la disoccupazione è stata mascherata con la sottoccupazione che dava evidenza di risultati straordinari assestandosi al 3,5% secondo i dati ufficiali manipolati; con la cura di Trump alla spesa pubblica ed alla riduzione del deficit dal 7% del pil al 3% il rischio della disoccupazione aumenta in modo socialmente pericoloso;

- La politica dei dazi diventa distruttiva per gli effetti sul consumo dovendo le imprese Usa ricomperare la manifattura delocalizzata a prezzi crescenti e senza prodotti alternativi al consumo dei primi;

– La spinta alla finanza ha giocato sull'idea di continuare a stampare moneta senza sottostante ma con i mutati equilibri geopolitici l'uso del dollaro come moneta centrale è crollato, la Fed ha continuato ad immettere liquidità – fiat money – senza limiti, ma a fronte di attività produttive non ha inciso sull'economia reale; tutti i dati relativi al lifting del Dow Jones sono stati determinati da operazioni di buy back fino a quando il sistema è saltato con l'arrivo del Minsky's moment; il crollo di Wall Street e delle imprese tecnologiche indebolisce il sistema e contribuisce ad evidenziare la bolla finanziaria creata dalla finanza fuori controllo;

– La quantità di oro al momento formalmente presente nella Fed e a Fort Knox risale ad una misurazione del 1973 non più ripetuta e al momento non si conoscono le reali disponibilità per dare valore all'immenso volume di carta stampata;

– I conflitti sociali si stanno moltiplicando proprio dopo le elezioni e la rivolta sociale è intanto coperta dalle misure di controllo che regolano il sistema sociale che però viene scosso dai violenti cambiamenti di Trump sulla cultura woke e la sfida ai gruppi LGBTQ;

– Le delocalizzazioni hanno costretto gli Usa a dipendere in molti settori dall'importazione da altri paesi, nel settore sanitario dipende per quasi il 93% dalla Cina che potrebbe decidere di non essere più pagata in dollari, moneta la cui sostenibilità diventa incerta, ma solo in oro o beni reali, insomma un baratto.

- Il crescente debito Usa, ormai sopra i 37.000mld/$ richiede la disponibilità di sempre nuovi sottoscrittori dello stesso in modo che l'offerta di dollari possa essere coperta dalla domanda, ma l'instabilità ormai cronica del paese può avere effetti sulle relazioni tra offerta e domanda di dollari ed un suo eventuale squilibrio sarebbe devastante sugli equilibri economici e finanziaria degli Usa; fino a quando la stampa di carta moneta a fronte del rischio di recessione che è nei fatti può continuare ad essere immessa sui mercati senza il rischio di una sua implosione?

Sottrarsi alla finanza di rapina è ripristinare un rapporto di emissione di carta moneta con un sottostante e rimettere la separazione tra banche d'affari e quelle commerciali che sono diventate una facile preda delle prime è la via maestra. La finanza priva di ogni controllo è diventata una pura arma di ricatto usata per destabilizzare stati e imprese. La politica debole è diventata ostaggio di un potere sovraordinato che ne detta l'agenda al fine di perseguire i propri interessi ed ogni giorno vediamo le drammatiche conseguenze a livello sociale e di abbandono di ogni principio etico e morale atto a tutelare la società e le singole persone. Le quali, quest'ultime, sono viste solo in funzione del principio di utilità cioè come mezzo. La sfida alla crisi diventa epocale nel momento in cui si devono ridefinire i fini ed i mezzi; il modello socioculturale attuale li ha invece scambiati, mettendo come fine l'interesse personale e l'economia/finanza come mezzo per realizzare i fini e come mezzo la società ed il capitale sociale. Ricomporre la giusta declinazione tra fini e mezzi con l'uomo al centro del nostro interesse è la sfida primaria che abbiamo davanti. Passare dalla ricerca esclusiva del bene personale a quello comune è la sfida per evitare il caos.
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