(Teleborsa) - Si è tenuto oggi alla
Luiss il convegno "Strategie di Crescita e Fiscalità: Innovazione e Governance per Competere nel Futuro",un appuntamento organizzato da
Fortune Italia in collaborazione con il Centro di ricerca in Strategic Change "Franco Fontana" dell’Ateneo intitolato a
Guido Carli. L’incontro ha messo attorno allo stesso tavolo accademici, rappresentanti istituzionali, esperti fiscali e delegati di organizzazioni internazionali, generando un dialogo fitto e propositivo sul rapporto tra riforma fiscale e competitività del sistema economico nazionale.
È in questo spirito di dialogo strutturato e permanente sui temi chiave per il Paese che nasce "
Dialoghi per la Competitività", un format bimestrale pensato per stimolare un confronto autorevole e trasversale, capace di trasformare le analisi in proposte concrete. Il ciclo di incontri, che prevede anche
tavole rotonde a porte chiuse con il coinvolgimento delle edizioni internazionali di Fortune, punta a influenzare le scelte di policy e governance in un’ottica di lungo termine.
Come ha sottolineato
Enzo Peruffo, Direttore del Centro di ricerca in Strategic Change "Franco Fontana" della Luiss: "In un contesto in continua evoluzione, la competitività è una priorità che richiede visione e capacità di adattamento. In questa direzione, il Centro di Ricerca in Strategic Change dell’Università Luiss è impegnato a supportare le strategie di cambiamento delle imprese e a contribuire al rafforzamento del sistema Paese.
Fiscalità, certezza del diritto e chiarezza del quadro normativo costituiscono oggi leve strategiche che impongono una riflessione condivisa, orientata a scelte consapevoli e concrete. È su queste basi che si costruiscono le condizioni per attrarre investimenti, sostenere l’innovazione e generare valore nel tempo".
Il dibattito è stato impreziosito dagli interventi di studiosi e professionisti che hanno illustrato lo stato dell’arte e le prospettive future del sistema fiscale italiano. Come l’analisi di Pasquale Formica, docente alla
Guardia di Finanza e alla Luiss Business School, che ha posto l’accento sulla necessità di ridefinire il rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuente, spostandolo verso una logica di ascolto, fiducia e collaborazione. In questo senso, l’istituto dell’adempimento collaborativo rappresenta una delle leve strategiche più innovative introdotte dalla recente riforma, con il potenziale di rafforzare il patto fiduciario tra Stato e imprese e di semplificare l’adempimento tributario.
Anche
Giuseppe Melis, professore ordinario di Diritto Tributario alla Luiss, ha messo in evidenza l’importanza delle modifiche introdotte dal 2023 e sviluppate nel 2024, soprattutto in materia di sanzioni, che oggi si ispirano ai principi di proporzionalità e ragionevolezza. Il docente ha rilevato come il processo riformatore abbia già generato risultati tangibili, pur l
asciando aperti nodi che dovranno essere affrontati in un prossimo decreto correttivo, su cui si attende l’intervento del legislatore.
Il convegno si è articolato in due distinte sessioni di approfondimento. La prima si è concentrata
sull’armonizzazione della riforma fiscale con il quadro normativo europeo, affrontando tra l’altro i delicati temi dell’abuso del diritto e del rischio fiscale. La seconda ha invece acceso i riflettori sulla
fiscalità d’impresa e sulle leve fiscali in grado di attrarre investimenti esteri. In questo contesto, le nuove linee guida dell’Agenzia delle Entrate, approvate a gennaio 2025, sono state accolte come un passo concreto verso una maggiore certezza normativa e giuridica, a vantaggio di imprese e investitori.
Le conclusioni del convegno sono state affidate a un confronto di alto profilo tra il
Rettore della Luiss Paolo Boccardelli e il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo.Il
Rettore Boccardelli ha portato il punto di vista del mondo accademico e imprenditoriale, sottolineando come l’incontro di oggi abbia rappresentato: "Un’importante opportunità di confronto sull’impatto della fiscalità sulla competitività dell’Italia e sulle strategie per attrarre investimenti che accelerino la crescita, anche in rapporto alle nuove tecnologie e all’innovazione. La Luiss, università di Confindustria, è in prima linea per contribuire, attraverso la
formazione, la ricerca e il dibattito, a coltivare competenze innovative necessarie ad affrontare le sfide del nostro tempo e creare i presupposti, in termini di capitale umano, necessari alle esigenze di sviluppo e trasformazione del nostro Paese".
Il
Vice Ministro Leo ha portato il contributo del governo: "Stiamo procedendo celermente con la riforma fiscale. Abbiamo già approvato 15 decreti legislativi, quattro testi unici e ci ripromettiamo di proseguire in questa direzione.
Tra i punti centrali della riforma, il nuovo rapporto tra fisco e contribuente che si sviluppa su due direttrici: la prima è quella delle imprese di minori dimensioni, con il concordato preventivo biennale, la seconda, per le imprese più strutturate, il rafforzamento della cooperative compliance. Sulle tematiche della fiscalità internazionale ci stiamo orientando anche cercando di favorire l'ingresso in Italia di imprese che risiedono al di fuori dell'Europa e dello Spazio economico europeo, con il cosiddetto
reshoring. Questa è una misura che dovrà essere autorizzata dall'Unione europea. Tutto sta andando nella direzione di dare un nuovo volto al fisco italiano".
Numerosi i protagonisti che hanno contribuito al successo dell’iniziativa, accomunati dalla consapevolezza che il futuro del Paese si gioca anche – e forse soprattutto – sul terreno di una fiscalità equa, trasparente e competitiva, tra cui spiccano nomi come Rosanna Angarano, Cristian Camisa, Elbano de Nuccio, Fabrizia Lapecorella, Guglielmo Maisto, Giacomo Ricotti e Vincenzo Carbone, Direttore Agenzia delle Entrate, che ha così commentato: "Crediamo profondamente nella
cooperative compliance e il nostro obiettivo è portare gradualmente lo svolgimento delle interlocuzioni preventive ad un livello sempre più vicino alle imprese. Nei prossimi anni, fra l’altro, l’abbassamento del requisito dimensionale comporterà un aumento della platea che potrà aderire al regime. Proprio per far fronte al prevedibile aumento delle richieste, nei giorni scorsi abbiamo deciso di bandire prima dell’estate un concorso per 350 funzionari da destinare appositamente all’adempimento collaborativo. L’obiettivo è di farli entrare in servizio entro la fine del 2025".
Il messaggio che emerge con forza dal convegno è chiaro: solo
attraverso un dialogo costante e una governance lungimirante sarà possibile accompagnare la transizione del sistema fiscale italiano verso modelli più efficienti, capaci di sostenere la crescita, attrarre investimenti e restituire fiducia a imprese e cittadini.