(Teleborsa) - "
Dal 2021 abbiamo trasformato UniCredit in un leader di settore, garantendo rendimenti straordinari e posizionandoci meglio di chiunque altro per affrontare le sfide future. Abbiamo davanti una storia di crescita senza pari: partiamo da una posizione di forza, con solide linee di difesa, vantaggi strutturali e diverse leve di crescita organica per realizzare le nostre ambizioni". Lo ha affermato
Andrea Orcel, amministratore delegato di
UniCredit, all'assemblea annuale e straordinaria degli azionisti, che tra le altre cose voterà sull'aumento di capitale per l'OPS su
Banco BPM.
"Questa crescita organica profittevole senza pari può essere
rafforzata da un acquisizione ma solo se fatta a termini coerenti con il rispettivo apporto di valore delle due banche - ha aggiunto - Qualsiasi operazione sarà fatta solo alle nostre condizioni rigorose, garantendo valore incrementale per voi, i nostri azionisti".
Orcel ha sottolineato che "
dal 2021 abbiamo ottenuto risultati senza pari, passando dalla coda alla testa del settore. Oggi siamo al primo posto su tutti i principali indicatori di performance, davanti a tutti i nostri concorrenti". E ancora: "Abbiamo superato tutti i nostri obiettivi, e di gran lunga. Mentre alcuni fattori macro ci hanno favorito in alcune aree – vedi il margine di interesse – ci hanno sfavorito in altre come le commissioni ed i costi".
È stato ricordato che la "crescita dei ricavi netti del 14% è stata raggiunta con disciplina focalizzandoci sul mantenere una redditività del credito superiore al costo del capitale, cosa su cui oggi primeggiamo", mentre le "commissioni sono salite del 6% mentre abbiamo ricostruito le nostre fabbriche". "Abbiamo distribuito oltre 26 miliardi di euro, il 65% in più rispetto all'obiettivo iniziale di 16 miliardi, e 1.5x la nostra capitalizzazione di partenza. Più di chiunque altro in Europa - ha aggiunto - L'
utile netto è più del doppio di quanto previsto nel 2021, e 5 volte il numero di quell'anno, indipendentemente dalla definizione adottata".
UniCredit ha ancora 1,7 miliardi di euro di overlays. Solo nel 2024 ha sostenuto 1,3 miliardi di euro costi di integrazione (3,6 miliardi di euro in totale negli ultimi 3 anni). "Queste riserve e investimenti - che non dovremo fare nei prossimi anni -
ci creano 3 miliardi da poter rilasciare per spingere ulteriormente la nostra crescita", ha sottolineato.
"La nostra storia di crescita organica rimane il nostro principale focus e una base molto attraente che crediamo offrirà performance e distribuzioni che si differenzieranno positivamente rispetto ai nostri concorrenti", ha detto Orcel, evidenziando che
l'operazione con Banco BPM "deve aver senso da un punto di vista di creazione di valore" e "quindi una eventuale combinazione con BPM verrà sempre valutata se atta o meno a migliorare una base già molto attraente per tutti gli altri stakeholders, se eseguita alle giuste condizioni".
"Offriamo un prezzo che
incorpora un premio di almeno il 15% rispetto al prezzo delle azioni di BPM prima dell'annuncio dell'offerta su Anima - ha spiegato - Come ormai noto, tale offerta ha caratteristiche che potrebbero aumentare, mantenere inalterato o diminuire il valore della banca e che ci riserviamo di valutare una volta l'offerta sarà conclusa".
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Avevamo ragione a considerare un'offerta escludendo Anima, viste le incertezze che questo poteva comportare e oggi lo vediamo", ha sottolineato l'AD.
Nelle sue conclusioni ha detto: "Abbiamo una possibile operazione con Banco BPM che se fatta ai termini corretti che abbiamo più volte ricordato può aggiungere molto valore a tutti gli stakeholders.
Se questo non fosse possibile, non perseguiremo questa opportunità e - come impegno preso con i nostri azionisti - continueremo con il nostro scenario base che rimane comunque molto positivo".