(Teleborsa) - La
mobilità aziendale in Italia sta vivendo un’evoluzione senza precedenti, spinta da cambiamenti tecnologici, esigenze di sostenibilità e nuovi modelli di fruizione dei servizi. Questi i temi al centro dello studio "
Transizione tecnologica della business mobility: trend, driver, vincoli, opportunità, soluzioni. Una ricerca multi-metodo sugli scenari evolutivi della Business Mobility in Italia" presentato oggi in occasione dell’evento organizzato da
Luiss-X.ITE e
Telepass Business e ospitato nella suggestiva cornice di Villa Blanc a Roma. L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore e rappresentanti aziendali per discutere il futuro della mobilità aziendale.
Lo studio, diretto dalla Prof.ssa
Alba D’Aniello, Direttore Esecutivo di Luiss-X.ITE, è stato condotto con un approccio multi-metodo mediante analisi desk, social listening, e un delphi panel che ha coinvolto importanti mobility manager, evidenzia come il settore della mobilità aziendale stia evolvendo verso il modello
"Business Mobility as a Service" (BMaaS). Si tratta di un approccio integrato e flessibile che supera la concezione tradizionale dell’auto aziendale come benefit per privilegiare e offrire soluzioni multimodali, flessibili e sostenibili con un impatto diretto sul benessere dei dipendenti e sulla competitività aziendale. Tutto ciò in linea con i profili di preferenze delle nuove generazioni sempre più sensibili al servizio e all’esperienza e meno al possesso.
Dallo studio emergono
trend e
driver di cambiamento, che vanno dalla sostenibilità ambientale alla digitalizzazione, fino alla ridefinizione delle strategie di fleet management e di welfare aziendale. Le aziende devono affrontare una sfida culturale e organizzativa per integrare soluzioni di mobilità intermodale, valorizzando il ruolo strategico del mobility manager e adottando strumenti in grado di ottimizzare costi, efficienza e benessere dei dipendenti.
La
ricerca mette in evidenza che la mobilità aziendale non è più solo una questione di gestione dei mezzi di trasporto, ma rappresenta un asset strategico che le aziende devono saper valorizzare in ottica di innovazione, sostenibilità ed efficienza. Il modello Business Mobility as a Service (BMaaS) si conferma come il paradigma del
futuro, capace di coniugare flessibilità, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento dell’esperienza di dipendenti e collaboratori.
La
digitalizzazione e l’analisi dei dati assumono un ruolo sempre maggiore nella gestione della mobilità aziendale. Le piattaforme tecnologiche avanzate consentono di monitorare gli spostamenti, ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale, rispondendo in modo mirato alle esigenze di aziende e lavoratori. La mobilità aziendale non è solo un asset strategico, ma un vero e proprio strumento di
welfare. Ridurre lo stress legato agli spostamenti, incentivare soluzioni di mobilità sostenibile e ottimizzare i tempi di viaggio migliorano il benessere dei dipendenti, con effetti positivi su produttività e retention dei talenti.
Lo studio sottolinea l’importanza di un
ecosistema collaborativo tra aziende, istituzioni e provider di servizi di mobilità per accelerare la transizione verso soluzioni più sostenibili. Incentivi mirati, infrastrutture adeguate e policy aziendali innovative sono elementi essenziali per il successo della mobilità aziendale del futuro.
I
giovani professionisti, particolarmente tech-savvy e attenti all’impatto ambientale, stanno guidando l’adozione di nuovi modelli di business tipici della
sharing economy, prediligendo l’uso rispetto al possesso di beni e servizi. Il budget di mobilità sta emergendo come uno strumento di attrazione e retention dei talenti, consentendo una mobilità più sostenibile e flessibile. Parallelamente, lo studio condotto da Luiss-X.ITE ha messo in luce un cambiamento nei comportamenti di mobilità tra risorse senior e junior: le nuove generazioni tendono a preferire mezzi pubblici, car sharing, car pooling e bike sharing, mentre le risorse senior continuano a prediligere l’auto aziendale. Tuttavia, l’automobile rimane un elemento chiave di welfare aziendale, con un valore simbolico e funzionale destinato a perdurare nel tempo.
"In Italia, il contesto della Business Mobility è influenzato da una serie di fattori unici che riflettono sia la struttura economica del Paese, sia la frammentazione territoriale e le specificità culturali delle diverse geografie interne – ha sottolineato
Michele Costabile, Direttore Scientifico Luiss-X.ITE – ciononostante emerge una crescente apertura da parte dei mobility manager verso modelli di mobilità innovativi, spesso conseguenza di un crescente interesse per i temi connessi alla sostenibilità in senso lato, inclusa la responsabilità sociale. Emerge, quindi, un quadro di cambiamento tecnologico che se efficacemente gestito può portare a notevoli risparmi di costo, mettendo al centro di ciascuna evoluzione le esigenze degli utenti-dipendenti e il benessere dei lavoratori, grazie a un modello di business mobility integrato, data-driven e sostenibile".
Con il lancio di
Telepass Business, Telepass ha già iniziato a trasformare il concetto di mobilità aziendale, offrendo una soluzione integrata per semplificare e ottimizzare gli spostamenti. "Telepass Business è una piattaforma unica nel suo genere. Lanciata nel 2022, integra il pagamento di servizi di mobilità, attraverso dispositivo e app, con una carta prepagata per il pagamento delle altre spese aziendali dei dipendenti. A questo si aggiungono una rendicontazione semplice ed efficace delle spese e un portale gestionale per la mobilità dei collaboratori. Un nuovo modello di mobilità integrata e intermodale che permette al dipendente di muoversi in modo flessibile e alle aziende di appoggiarsi a una soluzione per rendere più efficiente e semplice la gestione delle spese aziendali e che fornisce una risposta alla sempre maggiore richiesta di Business Mobility As A Service", dichiara
Paolo Malerba, Chief Business Sales Officer di Telepass.