(Teleborsa) -
Investimenti in crescita che vanno di pari passo alla consapevolezza dell'
impatto sulla filiera, calo delle
partnership e, sullo sfondo, la
necessità di non poter perdere
"un’opportunità cruciale per restare competitivi a livello internazionale": l'Intelligenza Artificiale gioca un ru
olo sempre più centrale anche nel settore assicurativo. E proprio del
futuro della trasformazione digitale nell’industry attraverso l’applicazione
dell’AI e del
ruolo cruciale di questa tecnologia nell’implementazione di soluzioni innovative nel s
ettore ma anche di come, di fatto, lo stia già
rivoluzionando si parlerà nel corso dell'evento "
AI e Insurtech: Sfide, opportunità e casi d’uso dell’Intelligenza Artificiale in un’industria assicurativa in cambiamento”, in programma il prossimo
27 marzo a Milano che riunirà i
protagonisti del settore.
Come detto,
l' intelligenza artificiale spinge la crescita degli investimenti nel settore Insurtech nel 2024 in Italia con il
38% delle compagnie analizzate che ha effettuato almeno un
investimento in startup Insurtech, segnando un
aumento rispetto al 31% del 2023. Ancora più
significativo l'incremento del capitale investito, che ha raggiunto i
38 milioni di euro, valore dieci volte superiore rispetto ai 3,9 milioni di euro dell'anno precedente: è lo stato delle cose fotografato dalla nuova edizione
dell’Insurtech Investment Index 2024, ideato da
IIA ed elaborato dall’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, che monitora lo stato di avanzamento degli investimenti e i
l grado di innovazione del settore assicurativo in Italia.L’Osservatorio, di cui una preview è stata svelata oggi nel corso della conferenza stampa dell’evento di
Milano, evidenzia come nel 2024 il livello di digitalizzazione del mercato italiano resti in linea con quello dell’anno precedente,
18/30 rispetto al 20/30 del 2023, ma, appunto, con un sorprendente balzo nel valore
degli investimenti.Marcato l'aumento degli investimenti in progetti innovativi interni da parte delle compagnie, che hanno totalizzato 375 milioni di euro nel 2024, registrando una notevole crescita rispetto ai 44,8 milioni di euro del 2023. Aumenta anche il numero complessivo di operazioni, che passa a 145 iniziative nel 2024, contro le 108 del 2023. Il numero di compagnie che ha avviato almeno un progetto interno
rimane stabile, passando dal 82% del 2023 al 85% nel 2024.Segno meno, come detto,
per le partnership con progetti Insurtech, che sono scese da 45 nel 2023 a 38 nel 2024. Anche la percentuale di compagnie con almeno una partnership attiva è diminuita,
attestandosi al 38%, rispetto al 55% dell'anno precedente.
Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano sottolinea come
"nel 2024 il livello di diffusione dell’Insurtech nelle assicurazioni in Italia si è mantenuto stabile rispetto al 2023, ma
"emergono segnali interessanti, in cui si nota come alcuni attori abbiano deciso di incrementare notevolmente
gli investimenti, anche in progetti di intelligenza artificiale, concludendo la fase esplorativa avviata già negli scorsi anni.” Questo scenario - prosegue Renga - "suggerisce una fase di maggiore consapevolezza: per compiere un vero salto in avanti, non basta più un approccio generico all’innovazione, ma servono investimenti mirati e massivi in competenze, ambiti strategici e startup selezionate. Si comincia quindi ad assistere ad una specializzazione del settore, in cui alcune compagnie più propense e predisposte all’innovazione stanno creando i presupposti per rafforzare il proprio vantaggio competitivo, a discapito di altre che rimangono in una fase più esplorativa. Per dirlo con una metafora
: qualcuno sta dissodando il terreno e decidendo cosa seminare, mentre alcuni hanno iniziato a seminare a livello più ampio”. L’Outlook 2025 della ricerca di IIA e dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano mostra come entro la fine dell’anno la percentuale di compagnie assicurative che intendono
avviare un progetto interno vedrà un aumento raggiungendo l’83% del campione, mentre le partnership per progetti Insurtech vedranno un’ulteriore decrescita (33% nel 2025). In merito alle aree di business: per la maggior parte degli intervistati,
l’AI sarà impiegata principalmente nelle attività di gestione dei sinistri (64%), seguita dai processi di
back office (55%), dai processi di sottoscrizione (36%) e dalla customer management & contract administration (27%). Per
Simone Ranucci Brandimarte Presidente di IIA "L’Intelligenza Artificiale Generativa pur rappresentando una rivoluzione per il settore assicurativo, possiede un’adozione in Italia
ancora troppo limitata". Il rischio - spiega -
è che, ancora una volta, il nostro Paese perda un’opportunità cruciale per innovare e restare competitivo a livello internazionale. La stretta regolamentazione, se da un lato garantisce tutela e stabilità, dall’altro
rischia di frenare lo sviluppo di nuove soluzioni, come già accaduto in altri settori, dal turismo alla finanza. Infatti, sebbene gli investimenti siano in crescita non si vede ancora un reale cambio di passo nel suo utilizzo. Ad oggi,
sul mercato non emergono ancora prodotti innovativi sviluppati grazie all’AI, e non possiamo più permetterci di rincorrere o trovarci costretti a utilizzare tecnologie non proprietarie, che porterebbero ad una mancanza di competitività da parte delle nostre aziende. Per colmare il gap,
è fondamentale investire non solo in tecnologia, ma anche nelle competenze, creando un ecosistema che favorisca l’adozione concreta dell’AI”. NUMERI e SFIDE - Per il
2025 previsto un raddoppio degli investimenti
in AI, che dovrebbero raggiungere i 90 milioni di euro, su un totale di 1,2 miliardi destinati all’innovazione nel comparto assicurativo. Nel
2026, la percentuale di AI sul totale degli investimenti in tecnologia dovrebbe toccare il 10% (140 milioni di euro su
1,5 miliardi di euro complessivi), una penetrazione
ancora troppo bassa se si considera la relativa semplicità con cui questa tecnologia può essere integrata all’interno della catena del valore.