(Teleborsa) - "A quasi tre anni dalla sua introduzione, la Composizione Negoziata per la soluzione della crisi d'impresa si conferma uno strumento in crescita, ma che necessita di interventi mirati per esprimere appieno il suo potenziale". Ad affermarlo è
Matteo De Lise, presidente AIECC (Associazione Italiana Esperti Composizione Crisi).Per aumentare l'efficacia dello strumento, AIECC propone 5 soluzioni concrete: "Maggiore sensibilizzazione degli imprenditori: le aziende devono essere informate sui vantaggi di un accesso tempestivo alla procedura; rafforzare il ruolo degli esperti, perché il successo della procedura dipende in gran parte dalla qualità degli esperti nominati; creazione di strumenti finanziari dedicati: senza adeguate risorse finanziarie, la ristrutturazione aziendale non è realizzabile; incentivi per il raggiungimento di accordi con i creditori, dal momento che la difficoltà nel trovare un'intesa con i creditori è una delle principali cause di fallimento della procedura; monitoraggio più strutturato delle istanze, che analizzino i motivi dell'insuccesso delle singole procedure. Intervenire su questi aspetti potrebbe trasformare la Composizione Negoziata in un vero strumento di prevenzione delle crisi, capace di ridurre drasticamente il numero di imprese che si trovano costrette a ricorrere a soluzioni liquidatorie", analizza
De Lise.I
dati sulla Composizione Negoziata aggiornati al 1 marzo 2025, pubblicati da Unioncamere, mostrano un aumento delle istanze presentate (2.469), con una prevalenza nelle regioni economicamente più forti (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto, che rappresentano il 53% del totale). Tuttavia, la percentuale di esiti favorevoli resta limitata (solo il 19% delle istanze chiuse si conclude positivamente), evidenziando criticità nell'accesso e nell'efficacia dello strumento. "A pesare – spiega
De Lise – è anche il fatto che molte aziende accedono alla Composizione Negoziata quando la crisi è ormai troppo avanzata, riducendo le possibilità di individuare soluzioni efficaci. Un dato positivo riguarda invece l'impatto occupazionale: oltre 13.500 posti di lavoro sono stati salvaguardati grazie alle imprese che hanno trovato una soluzione attraverso la Composizione Negoziata".