(Teleborsa) -
Crescono l'occupazione e le posizioni stabili in Italia, confermando un quadro in miglioramento ed un calo della disoccupazione, solo in parte compensava dall'aumento degli inattivi. E' il quadro tratteggiato dall'
Istat nell'ultimo rapporto trimestrale sul mercato del lavoro.
Nel quarto trimestre 2024,
l’input di lavoro in termini di ore lavorate è aumentato dello
0,2% rispetto al trimestre precedente e dello
0,5% su anno. Nello stesso periodo il Pil è cresciuto dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,6% in termini tendenziali.
Le
ore lavorate per dipendente aumentano in termini congiunturali
(+0,4%) ma diminuiscono in termini tendenziali (-1,0%); il ricorso alla cassa integrazione sale a 9,5 ore ogni mille ore lavorate (+1,8 ore). Il
tasso dei posti vacanti raggiunge il
2,1%, aumentando di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e diminuendo di 0,2 punti percentuali in quello tendenziale.
Più occupati stabili L'Istituto conferma anche la
creazione di più posti di lavoro "stabili". Il numero di occupati rimane sostanzialmente stabile rispetto al terzo trimestre 2024, a seguito della crescita dei dipendenti a
tempo indeterminato (+118 mila, +0,7%) che ha compensato la diminuzione dei
dipendenti a termine (-86 mila, -3,1%) e degli
indipendenti (-36 mila, -0,7%). Cala il numero di
disoccupati (-36 mila, -2,3% in tre mesi), mentre aumenta quello degli
inattivi nella fascia 15-64 anni (+46 mila, +0,4%).
Nel confronto tendenziale rallenta la crescita del numero di
occupati (+170 mila, +0,7% rispetto al quarto trimestre 2024), per effetto, anche in questo caso, dell’aumento dei dipendenti a tempo
indeterminato (+3,1%) e della diminuzione dei
dipendenti a termine (-10,0%) e degli
indipendenti (-0,4%). Prosegue il calo del numero di
disoccupati (-397 mila in un anno, -20,5%) e la crescita di quello degli
inattivi tra i 15 e i 64 anni (+387 mila, +3,2%).
Nella media del 2024, l’aumento del numero di occupati, pari a
352 mila unità (+1,5% in un anno), si associa alla riduzione del numero di disoccupati (-283 mila, -14,6%) e alla crescita di quello degli inattivi di 15-64 anni (+56 mila, +0,5%).
Stesso trend a gennaio 2025 Nei dati provvisori di
gennaio 2025, l’aumento degli
occupati (+145mila su mese, +0,6%) e del relativo tasso (+0,4 punti) si associa alla diminuzione del tasso di
disoccupazione (-0,1 punti) e di quello di
inattività 15-64 anni (-0,4 punti).
Aumenta il costo deòl lavoroIl
costo del lavoro per Unità di lavoro equivalente a tempo pieno (Ula)
aumenta dello 0,2% su base congiunturale, sia nella componente delle
retribuzioni (+0,2%) sia, in misura lievemente inferiore, in quella dei
contributi sociali (+0,1%).
Su base annua, sebbene in rallentamento rispetto alla forte crescita registrata nei due trimestri precedenti, il costo del lavoro mostra un
aumento pari a 3,2%, quale effetto della crescita della componente retributiva (+3,1%) e di quella contributiva (+3,5%), influenzata dai rinnovi contrattuali.