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BPM, Castagna: siamo i meglio posizionati per ulteriore M&A, niente rischi inutili per stakeholder

Banche, Finanza
BPM, Castagna: siamo i meglio posizionati per ulteriore M&A, niente rischi inutili per stakeholder
(Teleborsa) - "Banco BPM genererà un utile netto cumulato superiore a 7,7 miliardi di euro nell'orizzonte di piano, rispetto ai circa 6 miliardi del piano precedente, consentendo un ulteriore aumento della remunerazione degli azionisti. Ci impegniamo a distribuire ai soci più della metà dell'attuale capitalizzazione di mercato della banca: questa percentuale non cambia rispetto al precedente piano, ma è cambiato il prezzo delle nostre azioni, e quindi ci stiamo impegnando a restituire il doppio". Lo ha affermato l'amministratore delegato Giuseppe Castagna nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2024 e l'annuncio del nuovo piano.

La forma di remunerazione, ovvero dividendi vs buyback, sarà rivalutata periodicamente, mentre i dividendi intermedi sono confermati per tutto l'orizzonte del piano, ha sottolineato l'AD.

Castagna ha voluto evidenziare che "non è solo una questione di numeri, che comunque sono sorprendenti ma crediamo siano davvero credibili e raggiungibili. Vogliamo sottolineare la trasformazione del business model, perché abbiamo fatto un lavoro impressionante impressive per una trasformazione da una banca commerciale pura a una banca con un business mix ben diversificato, grazie al Wealth & Asset Management e alle Specialty Banking Solutions.

Banco BPM è oggi una "banca meno rischiosa, più resiliente, più prevedibile, meno capital intensive, e questo ci permette di essere più generosi con i nostri azionisti". "Qualcuno ha detto che puoi cambiare una banca in sei mesi - ha evidenziato - Ma devi essere costante e noi non abbiamo mai mancato gli obiettivi che ci siamo dati".

Castagna ha anche dato una stoccata diretta al rivale Andrea Orcel, chiudendo la sua presentazione dicendo: "Qualcuno ha chiamato il proprio piano "unlocked" (il nome del piano di Unicredit, ndr), questo invece è un piano "locked-in" in termini di risultati".

Rispondendo a una domanda sulla possibilità di fare ulteriori operazioni di consolidamento, ha detto: "Siamo stati i primi a muoverci con l'M&A sul mercato sia nel 2017 che nel 2024, prima con l'operazione BPM-Banco e poi con l'unica offerta cash sul mercato per Anima. Dopo il nostro annuncio, molto è accaduto. Ma noi vogliamo essere coerenti e non vogliamo solo essere più grandi ma essere migliori".

"Poi è arrivata un'altra offerta (da UniCredit, ndr), che per ora non è più un'offerta perché a sconto, ma potrebbe materializzarsi in futuro e ce ne occuperemo. Se andiamo fuori da questo, siamo la banca meglio posizionata per ulteriore M&A. Abbiamo il business model più completo, non so chi non vorrebbe avere un M&A con noi. Valuteremo in futuro le nostre opzioni. Vogliamo essere sicuri che i nostri stakeholder non abbiano rischi inutili e siano nel posto migliore".
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