(Teleborsa) -
Si fa calda la partita in Montepaschi, con un ulteriore aumento della partecipazione della finanziaria di
Del Vecchio, che porta il totale della
quota dei privati nella banca senese al 15%. Un blitz che replica quello di
Caltagirone di qualche giorno fa e che sembra voler
blindare il capitale di MPS e la creazione del cosiddetto Terzo Polo con
Unicredit e
Banco BPM.
L'operazione DelfinDelfin, la holding della famiglia Del Vecchio, è salita ancora nel capitale di MPS, arrivando
al 9,78%. Lo si è appreso ieri, giovedì 9 gennaio 2025, dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, da cui è emerso che, in data 27 dicembre 2024, la finanziaria lussemburghese guidata da Francesco Milleri, che è anche Ad di
EssilorLuxottica, ha acquistato ulteriori azioni del Montepaschi. Le azioni sono state acquisite - spiega Consob - nell'ambito di una complessiva
operazione in derivati avvenuta tramite contratti di "share forward" e "collar share forward". In questo modo, la partecipazione si è spinta
vicinissima alla soglia del 10%, dal
3,5% acquisito lo scorso novembre in occasione della vendita del 15% di MPS da parte del MEF.
Chi ha ceduto le azioni Guardando alle controparte dell'operazione, si è puntato il dito sulla
banca francese Bpce e la sua investment bank Natixis. Infatti, dalle stesse comunicazioni di Consob emerge che Bpce, attraverso la controllata Natixis, alla data del 6 gennaio 2025, deteneva una
partecipazione aggregata in MPS, rappresentata da diversi strumenti finanziari,
pari al 6,398% del capitale. La quota - spiega l'Autorità - è rappresentata per il 6,271% da posizioni lunghe con regolamento fisico e per lo 0,012% da posizioni lunghe con regolamento in contanti e per lo 0,114% da diritti di voto riferibili in azioni. Le
ricostruzioni fatte in ambienti finanziari vorrebbero che
Delfin abbia acquistato, in un primo momento, la partecipazione in Montepaschi
e che si sia coperta, in seguito, dal rischio di prezzo, stipulando contratti derivati con Bpce, in capo alla quale risulterebbe ora una partecipazione indiretta nella banca senese.
L'impegno di Delfin in ItaliaDelfin era entrata in Montepaschi nel mese di novembre, partecipando alla vendita della quota 15% messa in vendita dal Tesoro, assieme a Francesco
Gaetano Caltagirone (3,5%),
Banco Bpm (5%) e
Anima Holding (4%). Ma l'impegno della cassaforte di Del Vecchio in Italia è anche più grande e passa anche per le partecipazioni di rilievo detenute in
Generali (9,93%) e
Mediobanca (19,81%).
La partita Unicredit per il terzo poloQuest'ultima operazione porta la partecipazione totale dei
soci privati in MPS attorno al 15%, considerando la quota detenuta da Francesco Caltagirone, che nelle scorse settimane ha acquistato altre azioni ed arrotondato la sua partecipazione al 5%. Una mossa che
sembra voler blindare il capitale della banca senese, dopo il
blitz di Unicredit su Banco BPM, che è anche azionista di MPS e
Anima.