(Teleborsa) - La
presidente della Fed di Boston, Susan Collins esprime cautela sul taglio dei tassi di interesse, negli Stati Uniti, affermando che serve un approccio più lento in seguito alle "significative incertezze" sulle prospettive economiche del Paese.
L'economia è in buona salute, ma i progressi sull'inflazione saranno probabilmente più lenti di quanto inizialmente anticipato, sottolinea Collins che spiega come le nuove politiche dell'amministrazione Trump e del Congresso potrebbero cambiare la traiettoria dell'economia, ma è ancora troppo presto stimarne gli effetti.
Il numero uno della Fed di Boston afferma, poi, che le sue prospettive per i tassi di interesse erano coerenti con la proiezione dei funzionari, rilasciata dopo la riunione di dicembre della banca centrale americana. Ciò indicava due riduzioni di un quarto di punto, quest'anno, in calo rispetto alle quattro previste a settembre. "Col tempo, sarà opportuno un ulteriore allentamento, ma forse un po' meno di quanto avrei potuto pensare a settembre", afferma Collins in un'intervista con Bloomberg News. "Prendersi il tempo per valutare i dati in modo davvero cauto e olistico, per essere analitici e pazienti, mi sembra molto probabile che sia appropriato mentre pensiamo alla politica per il 2025".
Inflazione altalenanteCollins prevede
ancora un calo dell'inflazione, sebbene i rischi al rialzo siano aumentati e i progressi saranno probabilmente "accidentali" e "irregolari". "La mia previsione di base, spiega, è che l'inflazione continuerà a scendere,
forse più gradualmente di quanto avessi pensato".
"C'è molta incertezza relativa a quali cambiamenti di politica potrebbero verificarsi con la nuova amministrazione. Non penso che abbiamo abbastanza informazioni per valutare davvero come pensarci".
I verbali: Fed preoccupata per effetto Trump sui prezziI verbali della riunione di dicembre della Federal Reserve, in cui i tassi sono stati abbassati di 25 punti base, hanno ribadito l'approccio da "falco" sul costo del denaro per quest'anno. Gli investitori si aspettano ampiamente che i responsabili politici mantengano stabili i tassi quando si riuniranno a Washington il 28-29 gennaio.
Sono sorte, inoltre, preoccupazioni per potenziali cambiamenti nella politica commerciale e di immigrazione sotto la nuova amministrazione Trump.