(Teleborsa) -
La Commissione ha erogato oggi nuove risorse nell'ambito dei PNRR di
Repubblica Ceca, Germania, Italia, Portogallo e Romania, per un valore complessivo di
26,8 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni. Il totale erogato nell'ambito del NextGenerationEu ha ora
raggiunto oltre 300 miliardi di euro. Questa importante pietra miliare riflette la portata delle
riforme e degli
investimenti in corso negli Stati membri, per accelerare le
transizioni verde e digitale e rafforzare al contempo la resilienza complessiva dell'Unione.
La Commissione ha erogato
all'Italia la sesta rata del PNRR per un valore di 8,7 miliardi di euro, di cui 6,9 miliardi di euro in prestiti e 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni.
La
richiesta di pagamento era stata
presentata dall'Italia il 28 giugno scorso, al raggiungimento dei
39 traguardi e obiettivi previsti, distinti in ventitré milestone e sedici target. Tra questi rientrano le
riforme della Pubblica Amministrazione, il miglioramento delle risorse umane, degli
appalti pubblici e dell'
amministrazione fiscale, nonché della politica sociale, tra cui la
lotta al lavoro sommerso e il
sostegno agli anziani non autosufficienti. Copre inoltre
investimenti nella digitalizzazione, come lo sviluppo di piattaforme logistiche digitali e la modernizzazione dei parchi nazionali, insieme a sforzi per la sostenibilità, tra cui la
gestione dei rifiuti e lo
sviluppo agro-solare.
Tra gli obiettivi conseguiti con il pagamento della sesta rata, figurano il
potenziamento dei collegamenti ferroviari del Mezzogiorno e del centro Italia, la realizzazione di nuove
infrastrutture per il trasporto del gas (Linea Adriatica) e per l’autonomia energetica dell’Italia, il rinnovo della flotta per il Comando nazionale dei
Vigili del Fuoco, i crediti d’imposta per la
transizione ecologica 4.0 e l’attivazione della misura per la
transizione ecologica 5.0, rispetto alla quale sono in corso modifiche normative per renderla più accessibile e vantaggiosa per le imprese, il rafforzamento della
dotazione organica dei tribunali penali, civili e amministrativi, l’avvio degli interventi per
nuovi impianti sportivi nei plessi scolastici e la formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali per efficientare le prestazioni del
sistema sanitario nazionale.
La Commissione aveva dato una valutazione preliminare positiva alla richiesta a fine novembre.
Ad oggi, l'Italia ha ricevuto complessivamente
122,2 miliardi di euro, sui 194,4 miliardi stanziati per il piano italiano di ripresa e resilienza.
"L’Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR", ha ricordato la
Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando di "un risultato positivo che permetterà all’Italia di investire in molti settori strategici intensificando la produzione in attività in cui questo Governo ha creduto fin dal suo insediamento".
"Il pagamento della sesta rata . ha sottolineato - è frutto di un intenso lavoro, svolto in sinergia anche con la Commissione europea, che ci spinge a proseguire in questa direzione per il benessere della Nazione e dei cittadini”.
Il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione
Tommaso Foti, ha espresso
particolare soddisfazione per "il conseguimento del target relativo alla
giustizia amministrativa che, a fronte di una riduzione dell’arretrato pari al 35% per il Consiglio di Stato e al 25% per i TAR, ha visto pressoché azzerato il totale dei procedimenti da smaltire". "Al positivo lavoro svolto per traguardare la sesta rata - ha aggiunto - fa seguito l’impegno del Governo per formalizzare, entro fine anno, anche la richiesta di pagamento della settima rata, pari a 18,3 miliardi di euro.
Fra gli altri Paesi dell'Eurozona, la
Repubblica Ceca ha ricevuto la
terza rata da 1,7 miliardi, portando il complessivo erogato sinora dalla Commissione a 4,39 miliardi, la
Germania ha ricevuto la seconda rata da
13,5 miliardi, portando il totale a 19,75 miliardi, il
Portogallo ha ricevuto la quita rata da
2,9 miliardi, portando la cifra complessiva a 11,39 miliardi, e la
Romania ha ricevuto parte della seconda rata per
37,05 milioni, portando la cifra complessiva a 9,4 miliardi.