(Teleborsa) - A novembre,
i prezzi di produzione dell'industria si confermano in crescita su base mensile (+1,2%), sostenuti dai rialzi dei prezzi del comparto energetico (in particolare della fornitura di energia elettrica e gas) sul mercato interno; al netto di tale comparto, i prezzi sono stazionari.
Lo rileva l'
ISTAT sottolineando che l’ulteriore riduzione della flessione su base annua (-0,5%, era -2,8% a ottobre), si deve ancora principalmente all’attenuarsi della dinamica tendenziale negativa dei prezzi della componente energetica sul mercato interno. Su tale mercato, la flessione tendenziale dei prezzi dei beni intermedi si riduce ulteriormente (-0,2%, da -0,6% del mese precedente), i prezzi dei beni strumentali sono pressoché stazionari mentre la crescita su base annua dei prezzi dei beni di consumo si attesta sul valore di ottobre (+1,3%).
Per le
costruzioni, i prezzi sono sostanzialmente stabili su base mensile; su base annua, la loro flessione si attenua.
Sul
mercato interno i prezzi aumentano dell'1,8% rispetto a ottobre e mostrano un calo dello 0,7% su base annua (da -3,8% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi sono stazionari in termini congiunturali e registrano una crescita tendenziale contenuta (+0,3%; era +0,2% a ottobre)
Sul
mercato estero i prezzi crescono dello 0,2% su base mensile (-0,1% area euro, +0,4% area non euro) e dello 0,4% su base annua (invariati nell’area euro, +0,8% nell’area non euro).
Nel
trimestre settembre-novembre 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria crescono dell'1,2% (+1,9% mercato interno, +0,2% mercato estero).
A novembre,
fra le attività manifatturiere, le flessioni tendenziali più ampie riguardano i settori coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1% mercato interno, -8,5% area euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-2,2% area euro), articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-1,3% mercato interno, -1,7% area euro) e mezzi di trasporto (-1,7% area euro). Gli aumenti tendenziali più elevati, invece, si rilevano per industria del legno, della carta e stampa (+5,6% area euro), altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+4,4% area non euro), prodotti chimici (+2,5% area euro), apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (+2,3% area euro) e industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,2% area euro). Sul mercato interno crescono su base annua i prezzi delle attività estrattive (+5,6%) mentre flettono quelli della fornitura di energia elettrica e gas (-2,0%).
I prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” registrano un aumento congiunturale modesto (+0,1%) e una flessione tendenziale in attenuazione (-0,9%, da -1,3% di ottobre); quelli di “Strade e Ferrovie” sono stazionari su base mensile e diminuiscono dell’1,2% su base tendenziale (da -1,8% del mese precedente).