(Teleborsa) - Nel corso dell'odierna Direzione seminariale di Legacoop, dedicata a un approfondimento su immigrazione e mercato del lavoro, è stato siglato dal
presidente di Legacoop, Simone Gamberini, e dal
ceo di Randstad Group Italia, Marco Ceresa, un protocollo per la ricerca e la selezione del personale richiesto dalle cooperative.
Legacoop ha inteso venire incontro alla difficoltà di ricerca e assunzione delle proprie cooperative a partire da un'analisi del fabbisogno e dell'andamento del mercato del lavoro nazionale nel quale le cooperative si trovano ad operare. Dall'analisi dei dati illustrati nel corso dei lavori, l'area geografica dove viene registrata la carenza maggiore è il Nord, mentre a livello settoriale al primo posto figura l'edilizia, seguita dai servizi e dalla logistica, dai servizi di assistenza socio-sanitaria ed educativa e dall'agroalimentare, mentre il fabbisogno complessivo supera le 30mila unità.
Fabbisogno che solo in minima parte troverà risposta nel
Decreto Flussi recentemente modificato dall'esecutivo che, come è emerso dal dibattito, a fronte di certi miglioramenti rispetto al passato rimane uno strumento ancora troppo rigido e burocratico e rischia quindi di veder limitati i propri effetti sia nella fase di richiesta da parte dell'impresa che nella successiva fase di assunzione per i tempi lunghi di concessione dei visti e dei permessi di lavoro.
In particolare, durante la Direzione sono emersi alcuni rilievi in merito alla
mancata abolizione del cosiddetto click day, insieme con l'auspicio che possa essere mantenuto solo per il 2025. Il perdurare di tale meccanismo ha di fatto depotenziato il meccanismo di precaricamento delle domande dando solo più tempo alle imprese, o alle associazioni di categoria, per preparare le domande, ma non agevolando l'inserimento delle pratiche o la certezza del loro accoglimento. Quello che Legacoop, insieme alle altre associazioni di categoria, aveva invece chiesto era il totale superamento del click day per le domande presentate e certificate da parte delle associazioni stesse, garantendo dunque un numero di posti a loro riservati.
"È dunque necessario – sottolinea
Legacoop – continuare a sviluppare attività di ricerca, selezione e formazione di personale già residente in Italia o proveniente da paesi extra UE da avviare al lavoro presso le imprese cooperative, attraverso contratti di somministrazione a tempo determinato e indeterminato, permanent placement, apprendistato, tirocinio, anche in parallelo con iniziative di sviluppo del capitale umano. Ed è questo l'obiettivo dei primi progetti che saranno attivati nell'ambito del Protocollo di Intesa tra Legacoop e Randstad".
"La Direzione di oggi – sottolinea
Gamberini – ha evidenziato il fabbisogno di personale richiesto dalle nostre cooperative e come, purtroppo, il decreto flussi, da solo, non sarà in grado di dare tutte le risposte necessarie. Per questo insieme a Randstad abbiamo messo in campo un accordo con il quale ci proponiamo di dare risposte anche al mismatch tra le abilità richieste per ricoprire le mansioni individuate e quelle disponibili sul mercato del lavoro. Un obiettivo che perseguiamo, tra l'altro, avviando un percorso di inclusione e di integrazione di lavoratori immigrati, prevedendo interventi di selezione e qualificazione anche nei loro paesi di provenienza".
"È un grande piacere affiancare Legacoop e l'ecosistema di cooperative che rappresenta, offrendo le nostre competenze in qualità di partner per il talento al fine di rispondere efficacemente al costante e crescente fabbisogno di nuovi profili specializzati – afferma
Ceresa –. Si tratta, infatti, di una collaborazione per noi di grande importanza, non solo perché costruita su solidi valori condivisi, come quello dell'equità e dell'inclusione, ma anche perché orientata all'integrazione occupazionale e all'interculturalità".
L'altro ambito di sviluppo dell'accordo è quello di
favorire il reclutamento di personale proveniente dall'estero per contrastare la forte carenza di operatori specializzati e formati in Italia, anche attraverso percorsi di formazione nei paesi di origine così come previsto proprio dal decreto flussi, mettendo a sistema anche esperienze cooperative nel tempo già sviluppate.
Spetterà infatti a Legacoop individuare le competenze presenti nel proprio ecosistema, come la
Cooperativa CIM Onlus e
Animazione Valdocco intervenute quest'oggi, per creare una filiera cooperativa in grado di intercettare, con l'ausilio e la collaborazione di Randstad, nuovo personale, già presente o meno in Italia, proveniente da Paesi extra UE.
L'accordo, come già detto, prevede anche
iniziative di sviluppo del capitale umano. Si tratta, in particolare, di attività, rivolte sia a personale di nuovo ingresso in Italia e realizzate nei Paesi di provenienza, sia a personale già presente sul territorio nazionale, che consistono nell'organizzazione ed erogazione di percorsi di qualificazione, riqualificazione e miglioramento delle competenze, con l'obiettivo di rafforzare la loro impiegabilità inserendole nel mercato del lavoro italiano.
Tali azioni potranno avvalersi anche dei f
ondi derivanti da Forma.Temp, ente bilaterale compartecipato dai sindacati, e da Fon.coop, fondo interprofessionale per la formazione continua del sistema cooperativo, che potrà eventualmente integrare la formazione in essere con una formazione specifica e qualificante che valorizzi le specificità dell'impresa cooperativa.