(Teleborsa) - L’
incertezza dello scenario geopolitico globale e i
ritardi nell’avvio di nuovi progetti di sviluppo rischiano di impattare sul quadro economico ed energetico europeo ed italiano. Inoltre, l’
inizio della stagione invernale ha fatto registrare un importante ricorso all’erogazione da stoccaggio in Europa che è attualmente di circa 10 miliardi di mc più vuoto rispetto allo scorso anno.
La recente
volatilità dei prezzi del gas riflette questo scenario d’insieme. A livello globale, la
crescita costante della domanda di gas (nel 2024 +2%), in particolare in Asia, unita al ritardo nello sviluppo dei nuovi progetti di liquefazione espongono i mercati del gas naturale a un equilibrio instabile. I consumi globali di carbone e petrolio sono ancora in forte crescita per far fronte alla domanda di energia, vanificando gli sforzi compiuti dall’Europa per la riduzione delle emissioni.
Sono alcuni dei temi emersi nel corso dell’
assemblea pubblica di Proxigas, Associazione Nazionale Industriali Gas, che si è tenuta questo pomeriggio a Roma presso la Lanterna di Fuksas.
"L’incertezza dello scenario geopolitico che dovremo affrontare anche nel prossimo futuro resta una costante nel quadro energetico - spiega
Cristian Signoretto, Presidente di Proxigas – Anche le misure che la futura amministrazione americana adotterà, dalle politiche sui dazi, al regime sanzionatorio, alla produzione di gas, al permitting del GNL, potrebbero modificare il quadro economico ed energetico complessivo con ricadute anche a livello europeo ed italiano. Ai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente, si aggiungono purtroppo quotidianamente nuove instabilità. Questa escalation alimenta anche la volatilità dei prezzi delle materie prime, incluso il gas. I mercati del gas naturale restano, infatti, ancora molto esposti agli shock geopolitici. La stabilizzazione di questa volatilità si avrà quando offerta e domanda di gas riusciranno realmente a bilanciarsi con la messa in produzione di nuove riserve gas e GNL nel corso dei prossimi anni", ha aggiunto il Presidente di Proxigas.
Per questa stagione "grazie agli stoccaggi italiani, ancora pieni quasi al 90%, non si prevedono motivi di particolare preoccupazione. È tuttavia lecito aspettarsi che l
’inverno terminerà con un livello di giacenza residua in stoccaggio minore rispetto agli ultimi due anni che sono stati caratterizzati da due inverni particolarmente miti", che potrebbe creare criticità nella re-iniezione in stoccaggio durante la prossima estate. "Mentre prima gli stoccaggi servivano solo a bilanciare la variabilità dei consumi gas legati all’andamento termico dell’inverno, oggi devono anche bilanciare la variabilità nella produzione di energia elettrica delle fonti rinnovabili. Ma questo bilanciamento, a causa della nostra maggior dipendenza dal GNL, viene realizzato non più solo a livello nazionale o europeo, ma a livello globale. È quindi evidente che le infrastrutture da sole non bastano, serve ancorare in Europa nuovi contratti di approvvigionamento di lungo termine e stimolare lo sviluppo delle riserve di gas domestiche per fare in modo che i prezzi del gas si mantengano stabili e competitivi", ha concluso Signoretto.
L’
accesso alle risorse energetiche rappresenterà sempre più una questione di sicurezza strategica e di competitività economica. L’Europa, che nei prossimi anni continuerà a dover importare una grande quantità di gas, deve garantirsi un’offerta adeguata a fronte di una competizione globale.
"È ormai chiaro a tutti che la nuova priorità per le politiche europee sia preservare la competitività del sistema produttivo, in difficoltà nella competizione con Stati Uniti e Cina. In quest’ottica, la transizione energetica deve trasformarsi in un’opportunità di crescita. Di conseguenza, è necessario sviluppare le filiere industriali e includere tutti i consumatori. Per realizzare questo obiettivo occorre consentire agli Stati membri di valorizzare i propri punti di forza e di rispettare le peculiarità dei propri contesti. Il sistema gas italiano, in particolare, rappresenta un’eccellenza e deve essere valorizzato. Bisogna
individuare quindi il percorso di decarbonizzazione dei consumi più efficace a livello nazionale, guardando ai costi per imprese e cittadini. Soffermandosi sul settore residenziale, ad esempio, emerge come nel nostro Paese l’elettrificazione dei consumi presenti ostacoli tecnici ed architettonici significativi. Per questa ragione, sarà necessario valorizzare e sostenere le prospettive di decarbonizzazione del gas, vettore che oggi soddisfa i fabbisogni di riscaldamento del 70% delle famiglie italiane e rappresenta ancora la soluzione economicamente più vantaggiosa per i consumatori", ha affermato
Marta Bucci, Direttore Generale di Proxigas.Nel corso dell’Assemblea Pubblica di Proxigas sono intervenuti: Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy), Stefano Besseghini (Presidente ARERA), Pier Lorenzo Dell’Orco (Amministratore Delegato Italgas Reti), Massimo Derchi (Amministratore Delegato Snam Rete Gas e Chief Operations Officer Snam), Monica Iacono (Amministratore Delegato Engie Italia), Nicola Lanzetta (Direttore Enel Italia), Nicola Monti (Amministratore Delegato Edison) e Aurelio Regina (Presidente Gruppo Tecnico Energia Confindustria).