(Teleborsa) -
L'aeroporto di Bergamo Orio al Serio chiude un
2024 da record, con dei numeri molto soddisfacenti.
Giovanni Sanga, Presidente di
SACBO, la società che gestisce lo scalo, spiega "il 2024 è stato il massimo dell'attività dell'operatività dello scalo, sia per quanto attiene i
passeggeri - che supereranno i
17 milioni - sia per quanto attiene l'attività, che ci ha visto protagonisti con
153 destinazioni, che toccano sia quelle tradizionali, sia le nuove destinazioni che guardano l'Est del mondo".
"L'operatività è massima anche per quanto riguarda gli
investimenti infrastrutturali", ha ricordato il Presidente, sottolineando le difficoltà incontrate la scorsa estate, quando l'attività era al massimo e c'erano tanti cantieri aperti. Lavori che - afferma - andranno completati entro la fine del 2025.
"Si presenterà un aeroporto nuovo - ha detto - caratterizzato da una
sicurezza elevata, una qualità dei servizi adeguata ad uno scalo come il nostro e tante opportunità".
Parlando delle
Olimpiadi Invernali del 2026, Sanga ha spiegato che
l'obiettivo è innanzitutto quello di chiudere i cantieri. "Contiamo di centrare l'obiettivo - ha assicurato - perché già ad aprile 2025 contiamo di aver completato tutta l'area check-in e poi, per novembre, di aver completato tutta l'area dei controlli, in modo da garantire un'accessibilità allo scalo più adeguata".
Il 2024 ha visto diverse importanti evoluzioni all'interno della struttura aeroportuale. "Siamo in un momento di cambiamento estremamente visibile e misurabile in altezza e in larghezza", ha sottolineato
Amelia Corti, recentemente nominata Direttore generale di SACBO.
"Questo sicuramente
provoca qualche disagio - ha ammesso la manager - ma ovviamente stiamo lavorando per
un'infrastruttura che avrà delle arre nuove, bellissime dal punto di vista estetico, ma anche molto
più fruibili dal punto di vista dei processi. Ad esempio i controlli di sicurezza sono tanto sensibili sia per la tipologia di controllo che viene effettuato, ma anche perché si genera coda ed è vissuto dal passeggero come un intoppo nel percorso fino al decollo".