Facebook Pixel
Milano 12:45
33.952 -1,30%
Nasdaq 18-dic
21.209 0,00%
Dow Jones 18-dic
42.327 -2,58%
Londra 12:45
8.083 -1,41%
Francoforte 12:46
20.017 -1,12%

Banche, S&P: M&A italiano "a singhiozzo" complicato da azionariato "ostruzionistico"

Banche, Finanza
Banche, S&P: M&A italiano "a singhiozzo" complicato da azionariato "ostruzionistico"
(Teleborsa) - L'offerta di UniCredit per Banco BPM è l'ultimo capitolo del consolidamento bancario "a singhiozzo" dell'Italia, sebbene le speranze di un consolidamento più ampio rimangono complicate da strutture azionarie "ostruzionistiche". Lo afferma S&P Global Ratings in un rapporto sul tema.

Un'operazione di successo ridurrebbe il divario tra UniCredit, la seconda banca italiana, e il suo più grande rivale nazionale Intesa Sanpaolo, che ha rafforzato la sua presa sul primo posto con l'acquisto nel 2020 di UBI, allora il quarto più grande istituto di credito italiano.

Ci si aspettava che l'accordo di Intesa avrebbe provocato un'ondata di accordi, sebbene ciò non si sia concretizzato in parte a causa di partecipazioni strategicamente difensive in banche di medie dimensioni da parte di compagnie assicurative e accordi di bancassurance, che S&P Global Ratings prevede continueranno a complicare le offerte ostili per le banche italiane.

Cosa sta accadendo

Il 25 novembre, UniCredit ha lanciato un'offerta pubblica non sollecitata, interamente in azioni, del valore di circa 10,1 miliardi di euro per Banco BPM, la terza banca italiana. L'offerta è arrivata pochi giorni dopo che Banco BPM aveva lanciato un'offerta per la società di gestione patrimoniale Anima e acquistato una quota del 5% in Banca Monte dei Paschi di Siena dal governo italiano. Tuttavia, il 26 novembre Banco BPM ha respinto l'offerta di UniCredit, ritenendola troppo bassa e limitante per le proprie opzioni strategiche.

Perché è importante

Il vantaggio competitivo di Intesa Sanpaolo in Italia è quasi ineguagliabile in settori bancari analoghi. Oltre ad essere la più grande banca commerciale in Italia, con una quota di mercato del 20% nei depositi e nei prestiti (contro il 9% di UniCredit e il 5%-6% di Banco BPM), Intesa è anche il principale operatore italiano nel settore delle assicurazioni sulla vita, del private banking e del wealth management, con margini di vantaggio significativi rispetto ai concorrenti nazionali.

L'acquisizione di Banco BPM da parte di UniCredit ridurrebbe il vantaggio di Intesa Sanpaolo e potrebbe ridisegnare il panorama bancario italiano. UniCredit rafforzerebbe la propria posizione di mercato nel più ricco Nord Italia e amplierebbe la gamma di prodotti finanziari offerti. Un deal interamente in azioni avrebbe inoltre un impatto limitato sul capitale del gruppo allargato, mentre offrirebbe un vantaggio dalle sinergie sui costi e sui ricavi (stimate da UniCredit rispettivamente a 900 milioni di euro e a 300 milioni di euro).

"Il settore bancario italiano è in evoluzione, e un ulteriore consolidamento sembra inevitabile", si legge nel report, con S&P che continua a ritenere che il mercato si dividerà tra grandi player con scala, diversificazione dei ricavi e capacità di guadagno sufficienti a finanziare l'innovazione necessaria ad affrontare con successo la transizione digitale, e banche più piccole e agili in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti dei comportamenti dei clienti.

Cosa seguirà

Secondo S&P, l'esito dell'offerta rimane altamente incerto e dipende da diversi fattori, tra cui le reazioni dei vari stakeholder. La partecipazione del 9,2% di Crédit Agricole in Banco BPM lo rende un attore chiave con una decisione strategica da prendere, considerando i suoi interessi commerciali, la presenza consolidata in Italia e gli accordi di distribuzione con UniCredit. Non è inoltre chiaro se per Banco BPM possano emergere opzioni alternative, incluse offerte concorrenti, o se potrebbero sorgere complicazioni legate alla recente acquisizione della partecipazione in Monte dei Paschi dal governo italiano (effettuata contemporaneamente all'acquisto di quote da parte di Anima e di imprenditori italiani). Infine, non si può escludere un'eventuale modifica dei termini dell'offerta di UniCredit per renderla più attraente.
Condividi
```