(Teleborsa) - Un'integrazione Unicredit-Banco BPM "presenterebbe indubbiamente una rilevante valenza industriale (possibilità di rafforzare il posizionamento nel Nord Italia, fare scala sulle fabbriche prodotto, spazio per realizzazione di sinergie)". Tuttavia, "riconosciamo che
il premio risulta limitato". E' il commento degli analisti di
Equita all'
OPS di Unicredit lanciata su Banco Bpm che giudicano "l'
operazione sensata anche sotto il profilo strategico, in quanto permette a Unicredit di costruirsi opzionalità sulla crescita futura, anche in relazione ad un'eventuale deal su Commerzbank".
Per gli esperti di
Intermonte l'offerta è addirittura "a sconto" in quanto lo scambio azionario avverrebbe "dopo che Unicredit pagherà il dividendo 2024 la prossima primavera" e "quindi in realtà il prezzo offerto è sotto" quello di chiusura di venerdì del Banco BPM.
Secondo
Deutsche Bank "il premio limitato rispetto alla chiusura di Borsa di Banco BPM rende, al momento, difficile per Unicredit raggiungere la soglia del 67% del capitale che è richiesta per conseguire il pieno controllo dell'assemblea straordinaria". Secondo la banca tedesca, alla luce "del rischio di esecuzione" e dei costi di integrazione, pari a 2 miliardi, l'operazione con Commerzbank deve ritenersi "almeno rinviata" se non "abortita".
Per gli analisti di
Mediobanca nell'ipotesi di una fusione con MPS, la mossa di Unicredit "potrebbe avere lo scopo di evitare l'ulteriore crescita inorganica di Banco BPM", che ha acquistato recentemente il 5% del capitale della banca senese.
Intanto a Piazza Affari, le azioni
BPM continuano a viaggiare in territorio positivo mostrando un rialzo dell'1,63% a 6,752 euro. Scivolano ancora le
Unicredit con un calo del 3,91% a 36,6 euro.
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