(Teleborsa) - "
I rischi legati al clima sono altamente rilevanti per le banche già oggi. I rischi di transizione come quelli legati alle decisioni sulle politiche climatiche o agli aumenti dei prezzi del carbonio possono influenzare la valutazione delle attività delle banche. Le catastrofi naturali legate al clima, come incendi e inondazioni, influenzano direttamente le operazioni e le condizioni finanziarie delle banche e dei loro clienti". Lo ha affermato
Claudia Buch, presidente del consiglio di
vigilanza della Banca centrale europea (BCE), a un evento in Lussemburgo.
"Se le banche non tengono conto di questi rischi, i loro
modelli di business e la loro
capacità di concedere prestiti potrebbero essere
compromessi", ha sottolineato.
Secondo Buch, "l'esposizione delle banche ai rischi legati al clima sarebbe attenuata se fosse disponibile e utilizzata una
protezione assicurativa sufficiente. Tuttavia, eventi di rischio climatico più frequenti e gravi stanno rendendo più difficile assicurare le proprietà. Solo circa un quarto delle perdite per catastrofi legate al clima sono attualmente assicurate nell'UE. In alcuni paesi, la cifra è inferiore al 5% e in alcune parti del mondo è già praticamente impossibile ottenere un'assicurazione".
"Si prevede che il
cambiamento climatico causerà un ampliamento di questo divario di protezione assicurativa - ha aggiunto - Ciò aumenterebbe l'onere per i governi, sia in termini di rischi macroeconomici che di spesa fiscale per coprire i danni non assicurati".
Secondo Buch, "un divario di protezione assicurativa in crescita potrebbe avere implicazioni negative per il sistema finanziario e la disponibilità di credito. Gli
istituti finanziari potrebbero ridurre l'offerta di credito in regioni materialmente esposte al rischio fisico. I rischi per la stabilità finanziaria potrebbero aumentare se molti istituti finanziari fossero simultaneamente colpiti da shock avversi".