(Teleborsa) - "
Nella nostra attività di investimento a sostegno della residenzialità a canoni agevolati per studenti fuori sede sperimentiamo sempre di più come l’istruzione sia uno dei principali motori di rigenerazione urbana.
E Trieste ne è un importante esempio su scala nazionale”. Lo ha dichiarato
Giancarlo Scotti, Amministratore delegato di CDP Real Asset e Direttore immobiliare di CDP
intervenendo oggi a Trieste all’inaugurazione di “CX Giulia” una nuova residenza universitaria da 360 posti letto, a pochi passi dall'Università e dal centro storico della città. Con oltre il 75% delle quote sottoscritte, CDP Real Asset è investitore di maggioranza nel Fondo Housing Sociale FVG di Finint Investments (Gruppo Banca Finint), che ha realizzato l’iniziativa. Gli altri investitori sono: la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, banche di credito cooperativo locali e alcuni operatori privati. A gestire lo studentato CampusX.
“Il nuovo studentato CX Giulia
è il frutto di un importante progetto di riqualificazione di un immobile a precedente uso terziario che era da tempo abbandonato – ha sottolineato Scotti - pertanto il progetto ha risposto pienamente alla nostra strategia di investimento che punta sul riuso del patrimonio edilizio esistente al fine di limitare il nuovo consumo di suolo”.
L’AD di CDP Real Asset h
a quindi evidenziato come l’entrata a regime della nuova struttura dedicata agli studenti sia coincisa con un’altra importante iniziativa di CDP a Trieste, a conferma di come il capoluogo giuliano - anche grazie alla stretta collaborazione con le amministrazioni locali - sia terreno particolarmente fertile per operazioni di rigenerazione urbana che originano da iniziative per lo sviluppo infrastrutture dedicate all’istruzione e ai giovani:
“Lo scorso mese abbiamo dato il via libera alla cessione di un nostro immobile di ampie dimensioni, la ex Caserma Vittorio Emanuele III, in favore dell’Ente di Decentramento Regionale” – ha ricordato Scotti - “Diventerà un grande campus scolastico e un Polo Sportivo scolastico e universitario, anche qui limitando il consumo di suolo, attraverso una
riqualificazione che avverrà nel rispetto del vincoli storico-architettonici e salvaguardando la biodiversità delle aree verdi interessate dal progetto”.