(Teleborsa) -
Milano chiude debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia ed al mercato USA. Una correzione dopo il rally messo a segno la scorsa settimana, al seguito della vittoria di Trump alle elezioni, ma anche una risposta alle incertezze sul fronte economico, dove giungono segnali contrastanti.
Oggi sono arrivati
dati in chiaroscuro dalla Cina - vendite al dettaglio e produzione - mentre il
PIL del Regno Unito ha confermato la fase di rallentamento dell'economia nel Vecchio Continente. Nel complesso migliori delle attese i
dati USA di questo pomeriggio.
A penalizzare le borse ha contribuito il
Presidente della Fed Jerome Powell, che ha frenato su altri possibili tagli dei tassi, dopo quello quasi scontato di dicembre.
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,056. L'
Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,15%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-1,55%) si attesta su 67,64 dollari per barile.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread, attestandosi a +122 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,54%.
Tra i listini europei si muove sotto la parità
Francoforte, evidenziando un decremento dello 0,27%, ferma
Londra, che segna un quasi nulla di fatto, e contrazione moderata per
Parigi, che soffre un calo dello 0,58%.
Chiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il
FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,48%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la linea di parità il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 36.326 punti.
Sotto la parità il
FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,60%; sulla stessa linea, in rosso il
FTSE Italia Star (-0,96%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, brilla
Generali Assicurazioni, con un forte incremento (+4,84%) dopo i risultati, a braccetto con la controllante
Mediobanca, che cresce del 2,46%.
Sostenuta
DiaSorin, con un discreto guadagno del 2,05%.
Sostanzialmente tonico
Iveco, che registra una plusvalenza dell'1,29%.
Le più forti vendite su
STMicroelectronics, che ha terminato le contrattazioni a -3,88%.
Prysmian scende del 3,30%.
Calo deciso per
Campari, che segna un -2,74%.
Sotto pressione
Interpump, con un forte ribasso del 2,50%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Alerion Clean Power (+5,07%),
Digital Value (+4,30%),
Fincantieri (+2,25%) e
Ferretti (+2,18%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
MARR, che ha terminato le contrattazioni a -9,38%.
Vendite a piene mani su
Technoprobe, che soffre un decremento del 4,92%.
Pessima performance per
Webuild, che registra un ribasso del 3,90%.
Soffre
Tinexta, che evidenzia una perdita del 2,93%.