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Manovra 2025, taglio cuneo per 1,3 milioni lavoratori in più

E le pensioni minime potrebbero arrivare a 621 euro

Economia
Manovra 2025, taglio cuneo per 1,3 milioni lavoratori in più
(Teleborsa) - Il taglio del cuneo fiscale, grazie all'estensione della platea decisa con la Manovra 2025, coinvolgerà 1,3 milioni di persone in più rispetto alla platea di 13 milioni coperta sino ad oggi. Lo ha spiegato il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, in occasione di un evento della Lega a Genova per i due anni di Governo.

"Abbiamo incominciato l'anno scorso con il taglio del cuneo fiscale e contributivo. di cui tutti si riempivano la bocca, e l'abbiamo fatto in una misura che storicamente non si era mai vista", ha ricordato il Ministro, aggiungendo che ciò "ha portato una dote di 100 euro per 13 milioni di lavoratori".

"Quest'anno, non solo rinnoviamo questa misura, che l'anno scorso si chiamava decontribuzione e ora potrebbe chiamarsi defiscalizzaizone, perché ha cambiato volto, ma addirittura arriviamo a redditi fino a 40.000 euro", ha ricordato il titolare dell'economia, spiegando che questo coinvolge "1 milione e 300 mila lavoratori in più" rispetto al tetto di 35.000 euro dello scorso anno.

"In più le lavoratrici donne e madri - ha sottolineato Giorgetti - avranno una ulteriore forma di decontribuzione sino a quando il figlio avrà 10 anni". Il ministro ha parlato poi della nuova misura che consente di defiscalizzare le spese di affitto per i trasferimenti sino ad un tetto di 5.000 euro.

"Incredibilmente, rispetto ai 'gufi e corvacci' che pronosticavano che questo governo avrebbe portato al fallimento e non avrebbe mantenuto le promesse elettorali, non solo non abbiamo portato il Paese in fallimento, ma incredibilmente abbiamo migliorato il rating e fatto scendere lo spread", ha sottolineato il Ministro dell'Economia, ribadendo che, pur in una situazione internazionale molto complicata, il governo ha dato dimostrazione di voler "aiutare le famiglie e chi è più in doifficoltà".

Il Governo sta pensando anche ad un aumento delle pensioni minime sino a 621 euro. L'assegno minimo passerà a 620,92 euro dai 614,92 euro di quest'anno, recuperando l'1% di inflazione e risultando in aumento del 2,7% rispetto al trattamento minimo prima della maggiorazione pari a 598,61 euro. Potrebbe poi essere consentito a chi non ha raggiunto l'importo dell'assegno sociale con il sistema contributivo, di accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni, usando i fondi integrativi del TFR.


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