(Teleborsa) - La presidente del Consiglio,
Giorgia Meloni, ha dichiarato che sulla
missione Unifil "la linea rossa è che tutti i partner devono garantire la sicurezza di questi soldati. Su questo sono stata molto chiara con tutti i miei interlocutori, perché è personale internazionale, anche sul piano umano sono uomini e donne che non vedono i loro figli, che non passano Natale a casa, che stanno qui per aiutare altre nazioni per la loro stabilizzazione e quindi il rispetto per questi uomini e per queste donne è il minimo che mi aspetto". In un punto stampa a Beirut durante la sua visita in
Libano e
Giordania.
"La
risoluzione 1701 deve essere pienamente implementata – ha sottolineato –. Sono molti i temi che abbiamo discusso ma sicuramente l'impegno italiano c'è per arrivare a una descalation e a un cessate il fuoco, anche temporaneo, al rilascio degli ostaggi, per aiutare le popolazioni civili a cominciare a ricostruire, per immaginare per la crisi medio orientale anche una soluzione strutturale
due popoli, due stati".
"Servirà una frase una fase transitoria e una fase definitiva – ha proseguito Meloni –. Bisogna mettersi al lavoro. Penso che tutti gli sforzi che si possono fare in questo momento vadano fatti. Non abbiamo altre armi se non quella della
diplomazia. Ma se non riusciamo ad ascoltare i nostri interlocutori e a farci ascoltare dai nostri interlocutori la diplomazia non si riesce ad esercitarla. Questa è la ragione per la quale sono venuta qui oggi".
"Siamo venuti qui soprattutto a ribadire
l'impegno italiano per un cessate il fuoco. L'Italia si è fatta promotrice, insieme ad altre nazioni, di una proposta di
cessate il fuoco per 21 giorni. Credo che adesso serva uno sforzo da
parte israeliana", ha dichiarato Meloni.