(Teleborsa) - Un giudice del tribunale federale della California ha ordinato a
Google di aprire il suo negozio online
Google Play agli
app store di altri sviluppatori e di dare loro la possibilità di proporre
metodi di pagamento alternativi a quelli forniti dalla stessa Google. Tali obblighi entreranno in vigore dal 1° novembre e saranno validi per i prossimi tre anni. L'azienda americana inoltre non potrà stipulare accordi con i
produttori di smartphone che prevedono di preinstallare Google Play sui dispositivi e dovrà condividere i ricavi generati dal suo store online con altri distributori di app.
La decisione è arrivata a seguito del verdetto dello scorso anno sulla disputa con
Epic Games, l'azienda che sviluppa
Fortnite, che aveva stabilito che Google stesse violando le norme sulla concorrenza.
"Queste modifiche metterebbero a rischio la privacy e la sicurezza dei consumatori, renderebbero più difficile per gli sviluppatori promuovere le loro app e ridurrebbero la concorrenza sui dispositivi. In definitiva, mentre queste modifiche presumibilmente soddisfano Epic, causeranno una serie di conseguenze indesiderate che danneggeranno i consumatori americani, gli sviluppatori e i produttori di dispositivi", ha risposto Google. L'azienda americana ha fatto sapere che ricorrerà in
appello contro la decisione.