(Teleborsa) - Il
mercato immobiliare internazionale nel 2024 è segnato da profonde incertezze economiche, instabilità geopolitica, inflazione e cambiamenti climatici che minacciano una possibile recessione economica e la già fragile coesione sociale dei nostri giorni. La decima edizione di “
Quo Vadis Italia?”, Real Estate Summit organizzato dallo studio legale internazionale DLA Piper, fa il punto sullo scenario mondiale e traccia le prospettive future, con un ampio e prestigioso parterre di partner: BNP Paribas Real Estate, CBRE, Colliers, Cushman & Wakefield, Dils, JLL, Savills, Urban Land Institute.
Professionisti e investitori nel mercato Real Estate hanno condiviso punti di vista e riflessioni su una
possibile ripresa grazie a un maggiore interesse verso investimenti e finanziamenti. La crescita è trainata dai trend che stanno determinando
innovazione nel settore e alte performance: gli investimenti in operational Real Estate, che garantiscono rendimenti più elevati, ma una maggiore complessità e rischi aggiuntivi, e le strategie di rigenerazione urbana “
Brown to Green”.
Non solo, i
cambiamenti sociali e
demografici contribuiscono a generare nuove modalità di abitare: serviced apartments, student housing, residenze per anziani sono asset sempre più attrattivi per gli investitori, che, tuttavia, richiedono competenze di management specifiche e una profonda conoscenza degli standard legislativi in ambito ESG per cogliere le sfide e le opportunità di un mercato immobiliare in rapida trasformazione.
"Sebbene il settore sia influenzato da un clima di incertezza economica e geopolitica, le analisi che abbiamo avuto modo di ascoltare nel corso dell’evento hanno evidenziato come l’Italia resti attrattiva per gli investimenti nel mercato immobiliare, confermando il trend positivo di asset class quali l’alberghiero, il residenziale alternativo o i data center” – commenta
Olaf Schmidt, Head del Dipartimento Real Estate di DLA Piper per l’Italia - “In particolare, nel corso del prossimo anno, si osserverà un’attenzione sempre maggiore per gli investimenti in operational real estate che richiedono una complessità maggiore dal punto di vista gestionale, con competenze e professionalità specifiche che vanno ad aggiungersi alla gestione immobiliare".
Il
mercato immobiliare italiano registra buone
performance rispetto al resto d'Europa: nel
primo semestre del 2024, gli investimenti in Italia sono aumentati del +54% (per un valore di 3,5 miliardi euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, contro una crescita in Europa che si attesta attorno al +1% (per un valore di 75,4 miliardi di euro). Sebbene segnata da un trend negativo (-1% vs 2023) la
logistica si dimostra ancora una volta molto più resiliente in Italia che nel resto dell’Europa e guida la crescita degli investimenti in Real Estate nel Paese, dimostrandosi un comparto cruciale per lo sviluppo del Paese.
Continua la crescita nel
settore alberghiero (+60%), guidata da un’offerta di lusso, mentre i
Data Center rimangono al centro degli obiettivi degli investitori, sebbene i tempi dei processi autorizzativi e l'introduzione di norme restrittive sulla compatibilità urbanistica continuino a generare rallentamenti. Da notare, in controtendenza rispetto agli ultimi anni, il
segmento uffici che cresce del +110%, rivelando un’inversione di marcia nelle dinamiche del mercato del lavoro.