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Psb, oggi le audizioni delle associazioni datoriali: focus su politica fiscale

Economia
Psb, oggi le audizioni delle associazioni datoriali: focus su politica fiscale
(Teleborsa) - Proseguono le audizione in commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul Piano strutturale di Bilancio. Oggi è stato il turno delle principali associazioni datoriali del Paese.

Confindustria ha ringraziato governo e ministro Giorgetti per la presentazione avvenuta nei giorni scorsi ma ha auspicato un maggior coinvolgimenti. "Ci auguriamo anche che in futuro se fosse possibile, così come previsto dalla normativa, ci possa essere un livello di cooperazione rafforzata anche durante la stesura del piano strategico che ci darebbe la possibilità di dare un contributo maggiore", ha dichiarato il vicepresidente di Confindustria, Angelo Camilli, aprendo il suo intervento. Nel merito del Piano, Camilli ha fatto sapere che Confindustria "condivide l'attenzione posta dal Governo sui conti pubblici e la necessità di proporre un sentiero di politica fiscale realistico e, al contempo, credibile e prudente".

Camilli ha però fatto notare che in diversi passaggi "le indicazioni contenute nel Piano appaiono generiche e, su specifici punti, sollevano qualche valutazione critica". Per le imprese, ha sottolineato, sono da mettere al centro del programma di riforme Transizione 5.0, l'intelligenza artificiale e i mini reattori mentre va mantenuta Decontribuzione Sud e rifinanziato con un orizzonte triennale il credito d'imposta Zes Unica Sud.

Per Mauro Bussoni, Segretario Generale di Confesercenti, la manovra di finanza pubblica sottesa alla predisposizione del Psb non può che assegnare priorità al sostegno dei redditi, attraverso un opportuno utilizzo della leva fiscale. L'accorpamento delle aliquote di imposta gravanti sui redditi e la conferma del taglio al cuneo contributivo, se attuate secondo le dimensioni finanziarie annunciate, possono arrivare a fornire una spinta addizionale ai consumi pari allo 0,5% e questa sembra oggi la via maestra per coniugare rientro del deficit e stabilizzazione del ciclo economico.

"Il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine rappresenta una sfida complessa: da un lato, richiede l'attuazione di una politica fiscale responsabile e prudente, orientata alla riduzione del deficit, con particolare attenzione alla gestione della spesa netta e un rigoroso processo di razionalizzazione della spesa pubblica. Dall'altro, la sostenibilità del debito pubblico a medio termine, alla luce del nuovo Patto di Stabilita' europeo e dell'esperienza del PNRR, rende indispensabile la programmazione e l'implementazione di riforme e investimenti capaci di stimolare l'occupazione, la produttività e la crescita". Così il Direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella.

"Mantenere l'equilibrio tra rigore e crescita economica", hanno chiesto anche i rappresentanti di Confartigianato, Cna e Casartigiani. Secondo le Confederazioni dell'artigianato e delle Pmi è cruciale che la manovra finanziaria per il 2025 mantenga un focus sullo sviluppo, garantendo scelte che non compromettano il percorso di rilancio delle imprese e del Paese.
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