(Teleborsa) - Ad
agosto 2024, i
prezzi alla produzione dell'industria in
Italia crescono dello 0,7% rispetto al mese precedente (quarto incremento congiunturale consecutivo) e flettono dello 0,8% rispetto all'anno precedente (da -1,1% di luglio). Lo comunica l'Istat.
Sul
mercato interno i prezzi aumentano dell'1,2% su base mensile e diminuiscono dell'1,1% su base annua (da -1,6% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi sono stazionari in termini congiunturali e mostrano una flessione tendenziale più contenuta (-0,5%; era -0,4% a luglio).
Sul
mercato estero i prezzi diminuiscono dello 0,3% su base mensile (-0,1% area euro, -0,3% area non euro) e dello 0,6% su base annua (-0,7% area euro, -0,3% area non euro).
Nel
trimestre giugno-agosto 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell'industria crescono dell'1,7% (+2,4% mercato interno, +0,1% mercato estero).
Ad agosto 2024, fra le
attività manifatturiere, si rilevano cali tendenziali su tutti i mercati per i settori coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,7% mercato interno, -9,9% area euro, -6,0% area non euro), articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-2,0% mercato interno, -1,6% area euro, -1,2% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-1,4% mercato interno, -3,6% area euro, -1,9% area non euro) e prodotti chimici (-1,4% mercato interno, -0,1% area euro, -0,5% area non euro). Gli incrementi tendenziali più ampi riguardano i settori computer, prodotti di elettronica e ottica (+4,6% area euro) e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+3,9% area non euro). Sul mercato interno, i prezzi della fornitura di energia elettrica e gas tornano a crescere su base annua (+0,5%) dopo quasi un anno e mezzo di variazioni tendenziali negative.
Ad agosto 2024, i prezzi alla produzione delle costruzioni per
Edifici residenziali e non residenziali diminuiscono dello 0,1% su base mensile e dell'1,5% su base annua (era -1,8% a luglio); quelli di Strade e Ferrovie flettono dello 0,3% in termini congiunturali e dell'1,8% in termini tendenziali (da -1,3% del mese precedente).