(Teleborsa) - "Il comportamento di
UniCredit ha
turbato molti azionisti in Germania, ed è per questo che il governo tedesco ha deciso di non vendere altre azioni" di
Commerzbank. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco
Christian Lindner.
Alla domanda su come si possa impedire un'acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit, il ministro delle Finanze ha detto: "È una questione che riguarda il consiglio di amministrazione e il supervisory board di Commerzbank". Inoltre, ha affermato che "il governo federale ha sempre chiarito che
Commerzbank deve essere privatizzata".
Intanto, sono arrivati alti commenti sulla vicenda anche dall'UE.
Restrizioni alle libertà fondamentali "non possono essere giustificate per motivi puramente economici", ha detto parlando "in generale" la portavoce della Commissione europea Veerle Nuyts interpellata sulle eventuali restrizioni ammesse dalle regole del Mercato interno UE nell'acquisizione da parte di Unicredit di Commerzbank.
"Le restrizioni alle libertà fondamentali sono consentite solo se proporzionate e basate sui suoi interessi legittimi" e ci devono essere "motivi di sicurezza pubblica o ordine pubblico o motivi imperativi di interesse generale come la giustizia".
Le
fusioni "potrebbero rendere le banche più resilienti agli shock grazie alla maggiore diversificazione degli asset. E consentirebbero alle banche europee di avere modelli aziendali più efficienti, perseguire strategie di crescita e investire nella digitalizzazione - ha invece detto una portavoce della Commissione UE, precisando che l'esecutivo UE "non commenta i singoli casi di consolidamento" come Commerzbank-Unicredit.
"Banche globali più grandi e diversificate andrebbero
a vantaggio dell'economia dell'UE" ma le piccole "continuano a essere essenziali per le economie locali, per la concorrenza e quindi per i depositanti e i consumatori".