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USA 2024, Harris batte Trump nel duello su ABC News: i temi trattati

La vicepresidente prende le distanze da Biden e attacca Trump: "Ha svenduto l'America alla Cina"

Economia
USA 2024, Harris batte Trump nel duello su ABC News: i temi trattati
(Teleborsa) - Sull'esito del dibattito presidenziale ospitato da ABC News martedì sera negli Stati Uniti, non ci sono dubbi: la vittoria di Kamala Harris su Donald Trump è netta e "sebbene – come evidenzia la Cnn – sia ancora troppo presto per dire se la performance di Harris si tradurrà in un nuovo slancio, la sua campagna elettorale è ottimista". Nel suo primo dibattito, la vice presidente degli Stati Uniti "ha dettato le condizioni del duello'' tv con Trump, da quando ''lo ha praticamente costretto a stringerle la mano''. Dal punto di vista di Harris – sottolinea la Cnn – "la serata non avrebbe potuto andare meglio'', la vicepresidente si è ''dimostrata energica e con una visione positiva del futuro''. Trump è rimasto ''sbalordito da numerosi colpi e ne ha piazzati pochi in risposta''. "Non sono né Biden né Trump, sono la leader di una nuova generazione", ha dichiarato la vice presidente che questa sera aveva il compito di presentarsi a quei milioni di americani che non la conoscono o che la associano all'amministrazione attuale. E la candidata si è presentata anche al suo rivale che non sembrava volesse stringerle la mano, avvicinandosi e dicendogli: "Piacere, Kamala Harris". "È il momento di voltare pagina, il mio piano è una nuova strada per il futuro", ha sottolineato la vice di Biden che per la prima volta ha preso le distanze dal suo presidente. Interrogati sul dibattito televisivo in un sondaggio della Cnn, gli spettatori hanno affermato, il 42% contro il 33%, che Harris ha offerto un piano migliore per risolvere i problemi del paese rispetto a Trump, con il 22% che ha precisato che nessuno dei due candidati ha offerto un progetto migliore dell'altro.

È diventata subito subito virale la gaffe di Trump sul tema migranti. Affrontando l'argomento immigrazione, Trump ha ripetuto un'affermazione infondata secondo cui "gli immigrati mangiano animali domestici" in una città dell'Ohio, costringendo il moderatore a sottolineare che non ci sono prove di ciò. "A Springfield, mangiano i cani, mangiano i gatti. Mangiano gli animali domestici delle persone che vivono lì. È quello che sta succedendo nel nostro Paese, ed è una vergogna", ha detto l'ex presidente repubblicano, smentito dal moderatore David Muir, tra le risate di Harris.

Diversi i temi affrontati in un'ora e mezza di dibattito, dall'economia all'Ucraina e la guerra a Gaza passando per il diritto all'aborto, l'immigrazione, l'Afghanistan e la Cina.

Aborto – Sul fronte dell'aborto il dibattito ha vissuto il suo momento più acceso. Harris ha detto che avrebbe spinto per ripristinare un diritto all'aborto garantito a livello federale, annullato dalla Corte Suprema due anni fa. Facendo esplicito riferimento a quello che ha definito "il divieto di aborto di Trump", la vicepresidente ha sottolineato che "non è necessario abbandonare la propria fede o le proprie convinzioni radicate per concordare sul fatto che né il governo né Donald Trump dovrebbero certamente dire a una donna cosa fare del proprio corpo". Il candidato repubblicano ha replicato riproponendo suoi vecchi argomenti ed ha ringraziato i giudici della Corte Suprema che hanno votato per ribaltare la sentenza Roe contro Wade: "Ci è voluto coraggio per farlo, e la Corte Suprema ha avuto un grande coraggio nel farlo. Dò un enorme merito a quei giudici", ha spiegato Trump prima di affermare, falsamente, che "in alcuni stati i bambini vengono uccisi dopo la nascita". I Democratici sono favorevoli a "uccidere un bimbo al nono mese", ha insistito Trump, prima di attaccare anche Tim Walz, candidato vice di Kamala Harris, che a suo dire sarebbe favorevole a questa soluzione.

Guerra in Ucraina – "I nostri alleati della Nato sono così grati che tu non sia più presidente. Altrimenti Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati sul resto dell'Europa – ha detto Harris –. Putin è un dittatore che ti mangerà a pranzo". "Trump – ha proseguito Harris – è manipolato da dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un' che 'fanno il tifo per lui. Con Kim si scriveva lettere d'amore". Trump, su questo tema, è apparso in difficoltà, incalzato dalle domande di uno dei mediatori del dibattito. L'ex presidente si è rifiutato due volte di dire se era nel migliore interesse degli Stati Uniti che l'Ucraina vincesse la sua guerra contro la Russia. "Penso che sia nel migliore interesse degli Stati Uniti porre fine a questa guerra in Ucraina e negoziare un accordo, perché dobbiamo impedire che tutte queste vite umane vengano distrutte – ha replicato Trump –. Voglio che la guerra finisca. Voglio salvare vite che vengono uccise inutilmente. Milioni di persone. Sono milioni. È molto peggio dei numeri che state ricevendo, che sono numeri falsi".

Guerra a Gaza – Quanto alla guerra a Gaza, Harris ha avvertito che "deve finire immediatamente". "Ora, Israele ha il diritto di difendersi. e il modo in cui lo fa è importante. Ma – ha detto Harris – è anche vero che sono stati uccisi troppi palestinesi innocenti, bambini, madri. Quello che sappiamo è che questa guerra deve finire. E il modo in cui finirà è che abbiamo bisogno di un accordo di cessate il fuoco e abbiamo bisogno che gli ostaggi tornino a casa, e quindi continueremo a lavorare 24 ore su 24 per questo. Lavorare 24 ore su 24, comprendendo anche che dobbiamo tracciare una rotta per una soluzione a due stati e in quella soluzione deve esserci sicurezza per il popolo israeliano e Israele, e una misura uguale per i palestinesi". Harris ha, tuttavia, ribadito che darà "sempre a Israele la possibilità di difendersi, in particolare per quanto riguarda l'Iran e qualsiasi minaccia che l'Iran e i suoi delegati rappresentano per Israele". Harris ha quindi accusato Trump di avere negoziato con i talebani in Afghanistan ed ha rivendicato orgogliosamente che "ad oggi non c'è un solo membro dell'esercito degli Stati Uniti che sia in servizio attivo in una zona di combattimento, in nessuna zona di guerra nel mondo, la prima volta in questo secolo". Trump ha replicato, d'altra parte, che con lui alla Casa Bianca il conflitto a Gaza "non sarebbe mai iniziato". Promettendo di "sistemare la questione in fretta" in caso di elezione, il tycoon ha quindi accusato la sua sfidante: "Odia Israele. Se diventasse presidente, credo che Israele non esisterebbe più tra due anni", ha detto, aggiungendo che Harris odia anche la popolazione araba perché "l'intera area sta saltando in aria".

Cina – Duro lo scontro sulla Cina. Nelle sue prime dichiarazioni, Harris ha preso di mira la politica tariffaria di Trump e la sua promessa di approvare dazi globali dal 10% al 20% su tutte le importazioni. "Il mio avversario – ha detto Harris – ha un piano che io chiamo 'imposta sulle vendite di Trump', che sarebbe una tassa del 20% sui beni di uso quotidiano su cui fai affidamento per affrontare il mese", ha detto, aggiungendo che tale politica colpirebbe le famiglie della classe media. Trump ha difeso le sue proposte tariffarie, che includono dazi aggiuntivi dal 60% al 100% sulla Cina, che raddoppierebbero rispetto alla guerra commerciale avviata durante la sua prima amministrazione. Alcuni economisti hanno stimato che le imprese e i consumatori finali statunitensi abbiano sopportato il peso maggiore delle tariffe imposte da Trump nel 2018 e nel 2019 contro l'Unione Europea e la Cina. "L'amministrazione Trump ha provocato un deficit commerciale tra i più alti che abbiamo mai visto nella storia dell'America – ha detto Harris – e ha incitato alle guerre commerciali. Sotto la presidenza di Donald Trump, ha finito per vendere chip americani alla Cina per aiutarla a migliorare e modernizzare le sue forze armate", ha detto, in evidente riferimento agli sforzi dell'attuale amministrazione per limitare l'accesso della Cina ai semiconduttori avanzati. "Trump – ha aggiunto – sostanzialmente ci ha venduto, mentre una politica nei confronti della Cina dovrebbe essere quella di assicurarsi che gli Stati Uniti d'America vincano la competizione per il 21esimo secolo. Ciò richiede di concentrarsi sulle relazioni con i nostri alleati, sugli investimenti nella tecnologia americana in modo da vincere la gara, sull’intelligenza artificiale, sull'informatica quantistica, su ciò che dobbiamo fare per sostenere la forza lavoro americana".







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