(Teleborsa) -
Continua a soffrire la manifattura in Europa, confermandosi l'anello debole dell'ecponomia,
mentre accelera il settore terziario. E' quanto emerge dai dati
preliminari degli indici PMI relativi al sentiment dei direttori acquisto delle aziende della manifattura e dei servizi, pubblicati stamattina.
Secondo le stime preliminari di S&P Global, l'indice
PMI manifatturiero è calato ancora a 45,6 punti dai 45,8 precedenti, risultando inferiore ai 45,7 punti attesi dagli analisti. Una soglia che resta inferiore anche a quella critica di 50 e che denota ancora una contrazione dell'attività.
Accelera invece il PMI dei servizi, che sale a 53,3 punti rispetto ai 51,9 punti precedenti e supera ampiamente i 51,7 punti attesi. Di conseguenza, il
PMI composito si porta a 51,2 punti dai 50,2 precedenti, attestandosi
sopra il consensus (50,1 punti).
Fra le maggiori economie europee, la
Germania mostra un peggioramento del PMI manifatturiero a 42,1 da 43,2 punti, contro un consensus di 43,4 punti e un calo del PMI sevizi a 51,4 da 52,5 (sotto il 52,3 atteso). In
Francia, il PMI manifatturiero cala a 42,1 da 44 (44,4 punti il consensus) e il PMI servizi sale a 55 da 50,1 (era atteso 50,2).
"Di primo acchito, la ripresa dell’attività dell’eurozona di agosto si presenta come una piacevole sorpresa. Osservando però con un occhio più attento, si nota come i
dati forse celano qualcosa di incerto. La spinta è largamente dovuta all’aumento dell’attività del settore dei servizi in Francia", spiega
Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank, agigungendo
"è improbabile che tale vigore continuerà nei mesi futuri"."Siamo però di fronte ad una
situazione contrastante. Il settore
manifatturiero resta bloccato in recessione, mentre quello dei
servizi pare stia crescendo ad un livello decente. Detto questo, con lo svanire dello stimolo delle recenti olimpiadi in Francia e i segnali di calo dell’ottimismo nell’industria terziaria dell’eurozona, è probabile che sia
solo una questione di tempo prima che le difficoltà del settore manifatturiero inizieranno ad influire anche su quello del terziario".