(Teleborsa) - Alcuni
sindacati e associazioni, preoccupati per le
ondate di caldo sempre più intense, chiedono al
ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, di
posticipare l'inizio del nuovo anno scolastico a ottobre. "Con il caldo estivo così intenso, è insensato iniziare le lezioni a metà settembre. Serve lungimiranza", sostiene
Marcello Pacifico, presidente dell'Anief, proponendo che anche altri settori pubblici si adattino al cambiamento climatico.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani ha coinvolto
esperti di pediatria e pedagogia, chiedendo un parere scientifico sul rinvio delle lezioni per il 2024/2025, citando il
rischio di malori per studenti e insegnanti, soprattutto i più fragili. "Riteniamo necessario
ritornare sull'argomento in modo da ipotizzare soluzioni adeguate e tempestive", scrive il presidente
Romano Pesavento. Tuttavia, molte
associazioni di genitori si oppongono fermamente a un'estensione della pausa estiva, già troppo lunga. Sottolineano gli
alti costi dei centri estivi, che gravano sulle famiglie, e la
difficoltà di conciliare lavoro e vita familiare. Una petizione contro il prolungamento delle vacanze scolastiche ha
già raccolto 60mila firme, evidenziando come una pausa così lunga possa aumentare le disuguaglianze e compromettere le competenze dei bambini e adolescenti.